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Puff Daddy uscirà dal carcere nel 2028 e (per ora) nessuna grazia dal presidente Donald Trump

Colpevole per trasporto di persone a fini di prostituzione con una condanna di 50 mesi

di F. Q.
Puff Daddy uscirà dal carcere nel 2028 e (per ora) nessuna grazia dal presidente Donald Trump

Resa nota ufficialmente la data di rilascio di Puff Daddy dal carcere. Secondo i registri pubblici del Federal Bureau of Prisons, il rapper e produttore dovrebbe uscire di prigione l’8 maggio 2028, dopo la condanna a 50 mesi per due capi d’accusa di trasporto a fini di prostituzione.

A luglio era stato assolto dalle accuse di traffico sessuale e associazione a delinquere e giudicato colpevole di due capi di imputazione legati alla prostituzione, ciascuno dei quali prevedeva una pena massima di 10 anni. E il 3 ottobre la condanna a quattro anni con la difesa che aveva chiesto non più di 14 mesi e l’accusa almeno undici anni.

Nel mentre gli avvocati e i famigliari hanno fatto pressione, dopo la lettura della sentenza, anche sul presidente americano Donald Trump per la grazia. Ma a quanto pare sia l’entourage di Trump che alcuni fidati consiglieri sconsigliano di cedere alle richieste per smarcarsi da un caso complesso e difficile come quello di Puff Daddy. Sebbene in passato Trump abbia espresso parole di stima nei confronti dell’ex magnate dell’hip hop, al presidente non è andato giù il fatto che alle ultime elezioni Daddy non abbia contribuito alla campagna o fatto sentire la sua vicinanza. Dunque è assai possibile che i rapporti si siano raffreddati.

Nel frattempo però la permanenza in carcere dell’ex produttore sta risultando più difficile del previsto. Il produttore Charlucci Finney, ha raccontato al Daily Mail di uno sventato agguato notturno ai danni dell’amico rinchiuso in carcere. “Puff Daddy si è svegliato con un coltello alla gola. Non so se abbia respinto l’aggressore o se siano arrivate le guardie, so solo che è successo”, ha detto.

Il rapper statunitense è detenuto al Metropolitan Detention Center di Brooklyn. Carcere dove ha subito la plateale intimidazione. “Se quell’uomo avesse voluto fare del male a Sean, ci sarebbe voluto solo un secondo per tagliargli la gola e ucciderlo. Probabilmente era un modo per dire: ‘La prossima volta non sarai così fortunato”, ha concluso Finney.

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