Pettegolino

“Di Giorgia Meloni mi spaventa la sua ideologia che non mi appartiene. Non mi fa paura solo l’Italia, mi fa paura il mondo”: parla Vanessa Incontrada

Dopo 16 anni insieme e una crisi la conduttrice sull'altare con Rossano Laurini. E si è raccontata in una chiacchierata a tutto tondo

di F. Q.
“Di Giorgia Meloni mi spaventa la sua ideologia che non mi appartiene. Non mi fa paura solo l’Italia, mi fa paura il mondo”: parla Vanessa Incontrada

Vanessa Incontrada annuncia il suo primo matrimonio con il suo compagno Rossano Laurini, dopo sedici anni insieme, un figlio e due anni di separazione – e confessa a Vanity Fair la sua idea di libertà.

Sul matrimonio: “È la prima volta che mi sposo nella vita e mi diverte molto. Non organizzo un matrimonio perché c’è un tempo in cui bisogna farlo, o perché abbiamo un figlio, che ormai è grande, o per la religione. Non c’è una regola nell’amore, nelle decisioni di una coppia”.

Sul periodo di separazione vissuto negli scorsi anni: “C’è stata una separazione perché era arrivato il momento di capire tante cose che non funzionavano, poi mi sono resa conto che mi mancava quella condivisione con lui, quell’intesa che avevamo. C’è stato un re-innamoramento. Sai la prima volta che ti incontri con una persona e hai voglia di conoscerla? Ecco, è stato così: la voglia di riconoscerci, di riscoprire cose nostre. Un rinascimento fortissimo che nessuno dei due si aspettava”.

“La sessualità fa parte di noi. – ha spiegato – È giusto far comprendere ai più giovani come si scopre, le problematiche che ci possono essere, quanto è bello il rapporto sessuale tra due persone, che siano dello stesso sesso o meno. Proveranno emozioni che non conoscono, che non hanno mai provato prima“.

“Di Giorgia Meloni mi spaventa la sua ideologia che non mi appartiene. – ha spiegato la conduttrice parlando di politica – Vengo da una cultura, da un modo di vivere diverso da quello che vedo oggi. Non solo l’Italia, mi fa paura il mondo, che per tanti aspetti non riconosco più. Non penso che sia una responsabilità dei giovani cambiare il mondo, ma ne hanno la possibilità: devono fare quello che pensano nella maniera corretta. Vederli in piazza per la Palestina mi ha reso felicissima: lottano per un percorso di pace”.

“L’anno scorso ho interpretato il ruolo di una madre a cui uccidono la figlia. – ha concluso parlando di lavoro – Finite le riprese non sono stata bene. Sicuramente per quella che era la mia situazione privata, ma è stato anche un ruolo molto doloroso per me. Avrei dovuto staccarmi un pò da questo personaggio, mi sono immersa troppo. Avere un contesto di vita fuori completamente differente mi ha aiutato”.

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