Crime

“Non c’è nessun segreto su di me che Lovati potrebbe rivelare. La mia tranquillità? Mai sanguinare davanti agli squali”: Andrea Sempio parla a Quarto Grado

In merito al testimone che avrebbe dichiarato di sapere per certo che lo scontrino non era suo, ha detto: "Sono curioso di vedere come lo documenterà perché è una cosa totalmente falsa. Non so chi sia questa persona"

di F. Q.
“Non c’è nessun segreto su di me che Lovati potrebbe rivelare. La mia tranquillità? Mai sanguinare davanti agli squali”: Andrea Sempio parla a Quarto Grado

Andrea Sempio ha rilasciato una lunga intervista a Quarto Grado, programma di Rete4 condotto da Gianluigi Nuzzi e con Alessandra Viero. In prima battuta, Sempio è tornato sullo scontrino di Vigevano e in merito al testimone che avrebbe dichiarato di sapere per certo che lo scontrino non era suo, ha detto: “Sono curioso di vedere come lo documenterà perché è una cosa totalmente falsa. Non so chi sia questa persona, se esiste davvero lo vedremo. Sono notizie campate per aria“.

Quando gli si chiede se sia stato Lovati – ex avvocato dello stesso Sempio – ad avere preso lo scontrino, dice sicuro: “No, non c’è Lovati dietro tutto questo. L’avvocato Lovati, secondo me, non si presterebbe a questo tipo di gioco”. E sul possibile effetto boomerang dell’averlo revocato dopo 8 anni, con ‘in mano’ cosa che ora potrebbe usare contro di lui, Sempio va di nuovo dritto: “No. Uno, non c’è nessun segreto su di me che Lovati sa e che potrebbe rivelare. Seconda cosa: dalle apparizioni che ho visto dell’avvocato Lovati, lui comunque continua a difendermi, continua a riportare che secondo lui io non solo non sono stato, ma sono totalmente estraneo alla vicenda. Per l’avvocato Lovati ho sempre rispetto, stima e affetto, perché sono almeno dieci anni che andiamo avanti insieme. La cosa che mi è pesata di più, come ho detto, non è la parte legale del procedimento in corso, ma tutta la parte mediatica. Quello che ti fa andare fuori di testa, sono tutte le balle che vengono fuori e su cui sei costretto a difenderti. Ma se ti difendi, entri nel gioco; se non ti difendi perché non ti difendi. È quella la parte pesante”.

Quando i conduttori fanno notare a Sempio che ha “una tranquillita veramente quasi fuori dal normale”, lui ribatte: “Come si diceva in una canzone: mai sanguinare davanti agli squali. Quindi si cerca di apparire i più tranquilli possibile”. E ad Andrea Sempio viene anche fatto presente che “una delle consulenze, ancora sotto segreto, della difesa Stasi proporrebbe un’impronta 44, che è il tuo numero di scarpa, all’interno della villetta di Via Pascoli, dove è stata uccisa Chiara”, con lui che risponde così: “Mi sembra strano che in 8 anni di processi se quell’impronta fosse stata una 44 non avessero mai cavalcato la cosa prima dicendo ‘Non Alberto Stasi aveva o non aveva quella marca di scarpe, ma è una 44, lui ha il 42’. Perché questa cosa non è mai uscita prima ed esce adesso? Questa è la cosa che non mi torna. Come non mi torna appunto il discorso DNA, tutti d’accordo che non sia leggibile, adesso è leggibile”.

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