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Sentiti dai pm gli ex e le amiche di Pamela Genini: “Un rapporto tossico”. Venerdì i funerali a Strozza (Bergamo)

Raccolta la testimonianza anche dell'ex compagana di Gianluca Soncin che lo aveva denunciato per maltrattamenti in famiglia nel 2011. La situazione si era "ricomposta" e per questo non c'era stato un seguito, né un processo
Sentiti dai pm gli ex e le amiche di Pamela Genini: “Un rapporto tossico”. Venerdì i funerali a Strozza (Bergamo)
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Sin dai primi momenti successivi al femminicidio di Pamela Genini, uccisa con 30 coltellate dall’uomo che aveva lasciato, era emerso che la 29enne era vittima di violenza da parte di Gianluca Soncin, il 52enne ora in carcere con l’accusa di omicidio pluriaggravato anche dalla crudeltà e dalla premeditazione. I racconti degli amici e dell’ex fidanzato hanno confermato un rapporto “tossico” fatto di violenze, soprusi e prevaricazioni. Il primo a essere convocato, in tarda mattinata, è stato l’uomo che aveva avuto una relazione sentimentale che si era chiusa nel dicembre 2023, per poi trasformarsi in un’amicizia. Tant’è che pure lui, come l’altro ex che aveva sentito le ultime parole della ragazza mentre invocava aiuto al telefono – avrebbe cercato di proteggerla dalle violenze e dalle vessazioni di Soncin. Dalla sua testimonianza, così come da quelle amiche, ne è uscito un quadro che ha confermato quanto è già agli atti dell’inchiesta. Una catena di aggressioni, un legame “malato”, possessivo, in cui lei con le sue fragilità è stata bersaglio di calci, pugni, minacce di morte, mai denunciate o ritrattate per paura. Anche se in un referto è emerso che la 29enne, minacciata di morte, temeva per la sua vita.

Soncin era stato denunciato dall’ex compagna per maltrattamenti in famiglia nel 2011, ma poi la situazione si era “ricomposta” e per questo non c’era stato un seguito, né un processo. Prima delle audizioni si è tenuta una riunione tra i pubblici ministeri e la dirigente dell’Upg, l’Ufficio prevenzione generale della Questura che coordina gli agenti delle Volanti, che il 14 ottobre si sono precipitati nell’appartamento di Via Iglesias e sono arrivati ad un passo dal salvare la giovane. Il vertice in Procura è servito per decidere le prossime mosse investigative. Erano presenti anche il dirigente della Squadra Mobile, a cui verranno affidati accertamenti tecnici irripetibili, come la copia forense dei cellulari, e il capo della squadra di Polizia giudiziaria in quota ai carabinieri. Questi ultimi avranno il compito di interfacciarsi con i loro colleghi per raccogliere elementi sui ripetuti episodi di stalking. Martedì sarà allestita, a Villa D’Almè (Bergamo), la camera ardente e venerdì nella chiesa di Strozza si terranno i funerali della giovane.

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