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Il marito della nipote le porta una torta, lei e la figlia la mangiano e muoiono avvelenate: trovate tracce di pesticidi

I test condotti dopo la morte hanno rivelato la presenza di pesticidi nei corpi delle vittime

di Christian Brugnoli
Il marito della nipote le porta una torta, lei e la figlia la mangiano e muoiono avvelenate: trovate tracce di pesticidi

Una mamma e una figlia sono morte dopo aver mangiato una torta di compleanno avvelenata, consegnata da un parente che aveva un debito economico con loro. Ana Maria de Jesus, 52 anni, e la figlia Larissa de Jesus Castilho, 21 anni, sono state trasportate d’urgenza in ospedale dopo aver mangiato una fetta di torta portata loro da Leonardo, il marito di Patricia, nipote di Ana. I test condotti dopo la morte hanno rivelato la presenza di pesticidi nei corpi delle vittime. Siamo in Brasile.

La polizia locale ha sequestrato i telefoni di Patricia e Leonardo, scoprendo delle ricerche inquietanti. Lui aveva cercato online: “L’infarto provoca convulsioni?”, mentre Patricia aveva digitato: “Intossicazione da prodotti per la pulizia”. Gli agenti hanno scoperto che Ana, che viveva a Ipiranga, un quartiere di San Paolo, prestava regolarmente del denaro alla nipote Patricia e al suo compagno Leonardo. Per questo motivo si sospetta che i debiti economici siano collegati alla morte delle due donne.

Leonardo è stato ripreso mentre arriva in moto a casa di Ana, il giorno dopo il compleanno della famiglia. La 52enne, che non aveva partecipato alla festa perché influenzata, ha mangiato una fetta di torta portatagli dallo stesso Leonardo. Nel pomeriggio, Ana ha chiamato sua figlia dicendole che non si sentiva bene e che non riusciva ad alzarsi. È stata trasportata d’urgenza all’ospedale Heliopolis di San Paolo, è stata intubata e non si è più ripresa. Anche Larissa, che aveva già mangiato il dolce in precedenza insieme a una sua cugina 16enne, si è sentita male poco dopo. Entrambe sono morte nel giro di qualche ora.
In un comunicato reso pubblico dalla polizia di San Paolo si legge: “L’8 ottobre sono stati eseguiti mandati di perquisizione e sequestro, che hanno portato al sequestro di telefoni cellulari, inviati per l’estrazione dei dati. Le informazioni ottenute sono ancora oggetto di analisi da parte degli investigatori”.

La stampa brasiliana, oltre ad aver riportato i test che confermavano la presenza di pesticidi nei corpi delle vittime, ha reso pubbliche anche le ricerche compromettenti presenti nei cellulari della coppia. Leonardo si è difeso dicendo che le sue ricerche erano state fatte per aiutare un suo amico, mentre Patricia, le cui ricerche su Google includevano anche: “Manuale di persuasione dell’FBI”, avrebbe detto alla polizia di non ricordare di averle fatte. Gli investigatori hanno chiesto l’arresto e la detenzione di Patricia e Leonardo. Nonostante le prove raccolte, un giudice ha respinto la richiesta di arresto immediato per i due sospettati, decisione che ha suscitato polemiche e indignazione tra i familiari delle vittime. La Segreteria della Sicurezza Pubblica di San Paolo ha confermato che il caso è ora nelle mani della divisione omicidi, che continua a esaminare i dati estratti dai dispositivi sequestrati.

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