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“Basta piloti ubriachi ai comandi, devono smettere di bere prima di volare”: la stretta di Japan Airlines. Test del sangue obbligatori per scovare l’abuso cronico di alcol e salvare i voli

Dopo un pilota fermato da un auto-test e un altro che ha causato 18 ore di ritardo, la compagnia introduce analisi del fegato e marcatori specifici per chi beve troppo

Testo di F. Q.
“Basta piloti ubriachi ai comandi, devono smettere di bere prima di volare”: la stretta di Japan Airlines. Test del sangue obbligatori per scovare l’abuso cronico di alcol e salvare i voli

Dopo i casi sempre più frequenti di piloti sorpresi a bere prima di mettersi ai comandi, Japan Airlines dichiara tolleranza zero e lancia una campagna di controlli a tappeto senza precedenti. La compagnia aerea, una delle più puntuali del mondo, ha annunciato l’introduzione di test medici obbligatori, incluse analisi del fegato, per identificare i piloti che abusano sistematicamente di alcol. Una decisione necessaria, che arriva dopo una serie di incidenti che hanno causato enormi disagi ai passeggeri e hanno spinto il Ministero dei Trasporti giapponese a inviare un richiamo formale al vettore.

L’ultimo, clamoroso episodio risale al 28 agosto scorso. Il capitano di un volo in partenza da Honolulu e diretto in Giappone ha chiamato all’ultimo momento per darsi malato, ma in seguito ha ammesso di aver consumato alcol prima del volo. La sua assenza ha causato il ritardo di due voli per 18 ore, lasciando a terra 630 passeggeri. Ma non è stato un caso isolato: durante l’estate, un altro pilota era stato fermato poco prima del decollo dal kit di auto-analisi fornito dalla compagnia, che aveva rilevato un tasso alcolemico superiore al consentito. Le colpevoli? Tre birre bevute 24 ore prima. Anche in quell’occasione, il volo era partito con due ore di ritardo.

Di fronte a questi episodi ripetuti e alla pressione del Ministero, la risposta della compagnia non si è fatta attendere: Japan Airlines ha già sospeso sei dipendenti sospettati di bere troppo e ha annunciato una nuova, severa politica di controlli. Oltre a consultare regolarmente i piloti per individuare eventuali situazioni di stress, il vettore si affiderà a laboratori medici. Le analisi del sangue punteranno a smascherare non solo il consumo occasionale, ma l’abuso cronico di alcol. Verranno monitorati i valori delle transaminasi ASL e ALT, che possono indicare una sofferenza del fegato, ma l’attenzione si concentrerà soprattutto sulla CDT (Transferrina Desialata), un marcatore specifico che rivela un consumo eccessivo e prolungato di alcolici.

Questi nuovi protocolli arrivano dopo che Japan Airlines aveva già ricevuto un “Business Improvement Advisory” (un avviso di miglioramento aziendale) dal Ministero dei Trasporti a dicembre, a seguito di un altro caso di “cattiva condotta legata all’alcol” che aveva coinvolto due membri dell’equipaggio di cabina. In una nota ufficiale, la compagnia ha espresso il suo rammarico: “Ci scusiamo sinceramente con i nostri clienti e con tutte le parti coinvolte per i disagi e i problemi causati”, si legge. “Prendiamo questa questione molto seriamente, soprattutto considerando che si è verificata mentre eravamo già sotto guida amministrativa per molteplici incidenti di sicurezza, inclusi casi legati all’alcol, e stavamo lavorando per prevenire il ripetersi di tali eventi”.

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