“La sparatoria non è stata altro che una messa in scena organizzata da attori della crisi per portare avanti un programma ideologico segreto”. Questa assoluta falsità riferita alla strage della scuola Sandy Hook- in cui morirono 26 persone tra cui 20 bambini tar i 6 e i 7 anni – costerà 1,4 miliardi al cospirazionista di estrema destra e fondatore del sito InfoWar, Alex Jones. Il fondatore del sito InfoWar, aveva di fatto definito il massacro del 14 dicembre 2012 per mano di Adam Lanza, una “bufala” del governo e le famiglie delle vittime degli “attori”. La Corte Suprema non riesaminerà la sentenza di condanna.
Il massimo tribunale americano ha respinto anche un ricorso di Jones, che aveva chiesto ai giudici di proteggere i suoi beni, incluso il suo sito. Nel 2022, una giuria del Connecticut ha imposto al cospirazionista di pagare l’ingente risarcimento ai familiari di diverse vittime di Sandy Hook e a un agente dell’Fbi. Gli avvocati di Jones hanno sostenuto nel ricorso alla Corte Suprema che avrebbe dovuto essere processato prima che un giudice lo dichiarasse responsabile e che “la condanna è una pena di morte pecuniaria imposta per decreto a un personaggio le cui trasmissioni raggiungono milioni di persone”. Oltre alla sentenza di 1,4 miliardi di dollari del Connecticut, il cospirazionista è anche stato condannato ad una sanzione di quasi 50 milioni di dollari da un tribunale in Texas, sempre per le sue affermazioni che la sparatoria di Sandy Hook fosse un’invenzione.
Jones ha ripetutamente cercato di impedire la vendita della sua piattaforma di estrema destra, Infowars, per risarcire i danni. A gennaio un giudice fallimentare aveva bloccato la cessione con l’aiuto di Elon Musk.