Il granchio blu, nemico dei pescatori del Polesine, diventa una nuova risorsa economica. Da qualche settimana è iniziata la produzione di paté per gatti ottenuto dal crostaceo, un progetto nato dalla collaborazione tra il Consorzio delle cooperative di pescatori del Polesine, le università di Milano e Padova, la start-up Feed from Food, l’azienda Sanypet-Forza10 e la catena di negozi “L’Isola dei Tesori”.
“Così si apre un mondo”, afferma Paolo Mancin, presidente del Consorzio dei pescatori, eletto nel 2024. “Eravamo nel pieno della crisi per il granchio blu, un disastro, un anno terribile. La parola d’ordine è differenziare, prima vivevamo di sole vongole. Adesso vendiamo anche i granchi, abbiamo creato nuovi mercati, opportunità”. Nello stabilimento di Scardovari si lavora ogni giorno senza sosta: “Ogni giorno ne peschiamo 15 tonnellate. Ripeto, ogni giorno. Lavoriamo non stop, anche il sabato”, precisa Mancin. “Adesso quelle 15 tonnellate vengono tutte utilizzate, prima era una lotta. Come svuotare il mare con un secchio”.
Il nuovo prodotto, presentato nello stabilimento Forza10 di Bagnoli di Sopra (Padova), è ottenuto attraverso un processo meccanico di disidratazione e triturazione che trasforma il granchio in un granulato, poi utilizzato come ingrediente per il cibo per animali. “Siamo partiti, vediamo come va. Se il paté sfonda sul mercato, sarà la svolta”, aggiunge Mancin. La distribuzione è iniziata nei circa 370 punti vendita della catena “L’Isola dei Tesori”. L’esperimento, per ora in edizione speciale, punta al mercato dei gatti, considerato più adatto al gusto del crostaceo. “È una delle tante strade che stiamo percorrendo”, conclude Mancin. “Il mercato e i mici ci diranno se abbiamo trovato la direzione giusta”.