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“A MasterChef Italia feci di tutto per non essere preso: al provino fui molto aggressivo. Dopo sei anni mi ero annoiato, la tv è ripetitiva”: lo rivela Carlo Cracco

Lo Chef racconta perché dopo sei anni ha abbandonato uno dei programmi di punta di Sky, poi il grande amore per la cucina che è scoppiato grande alla mamma (e a una dieta)

di F. Q.
“A MasterChef Italia feci di tutto per non essere preso: al provino fui molto aggressivo. Dopo sei anni mi ero annoiato, la tv è ripetitiva”: lo rivela Carlo Cracco

Carlo Cracco per sei anni è stato uno dei volti di punta di “MasterChef Italia“, tra i programmi più importanti di Sky. Poi la decisione di lascare tutto per dedicarsi a qualche altro piccolo progetto televisivo, ma soprattutto tornare a tempo pieno ad occuparsi della sua attività imprenditoriale nella ristorazione e alla sua attività primaria di Chef.

In una intervista a Il Corriere della Sera lo chef ha rivelato che in realtà è stato corteggiato a lungo dalla produzione di “MasterChef Italia”: “La prima volta mi chiamarono nel 2007. Ero in cucina e risposi: ‘Vorremmo parlare con Cracco per un provino’. Finsi di non essere io. Ci riprovarono nel 2010″.

Ho accettato perché era un momento di crisi. – ha affermato – C’era stato il caso Lehman Brothers, l’Italia era cupa: andare al ristorante stellato o avere l’auto costosa era peccato. Ma feci lo stesso di tutto per non essere preso: al provino fui molto aggressivo. Mia moglie Rosa mi diceva sottovoce ‘anche meno’. La produzione invece era entusiasta”.

Poi l’addio: “La televisione ha riempito di nuovo il ristorante: chi veniva a cena voleva tornare a casa con una foto. Ma la televisione è ripetitiva: dopo sei anni mi ero annoiato. Feci solo altre due stagioni per affiancare Antonino Cannavacciuolo che doveva prendere il mio posto”.

Appena spente le luci dei riflettori è stata tolta una stella a allo chef: “Ero diventato pericoloso. Dicevano: se Cracco ha fatto tivù adesso lo faranno tutti. Anche per lo spot delle patatine sono stato attaccato. Perché non avrei dovuto farlo? Anche Marchesi mi diede il benestare. Lui stesso era stato testimonial di surgelati. Abbiamo la memoria corta e un po’ di invidia sociale”.

La moglie Rosa Fanti lo affianca nella vita e nel lavoro: “Un colpo di culo direi. Abbiamo quasi 20 anni di differenza e quando l’ho conosciuta ho dato retta all’1% di possibilità che potesse andare bene. Sono innamorato: con lei condivido ogni scelta e stiamo creando la nostra azienda agraria in Romagna”.

Poi una curiosità su quando e come è scoppiato l’amore per la cucina: “Quando mia madre ha dimezzato le porzioni, per aiutarmi a perdere peso. Ho capito che se volevo mangiare dovevo infilarmi in cucina con lei che era un’ottima cuoca”.

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