“Fare la differenza vuol dire restare umani” - 2/4
Miscredenti prevenzioni a parte, è stato un duetto ben eseguito con la frase (ed il concetto) “Ama l’amore, non amare me” presente nel brano che è riecheggiata in tutta l’Arena. Terminata la canzone, Michielin si è commossa: “Non avrei mai pensato che avremmo suonato in un’arena piena”, ha detto, rivolgendosi ai presenti.
E ancora: “So che stasera qualcuno è arrivato addirittura dall’Argentina”, ha continuato una riconoscente Michielin. Ma “prima di tornare a fare baldoria, vorrei che provassimo a bloccare tutto – ha precisato la cantante -. Mi è stato detto tante volte ‘pensa solo a cantare’. Però mi è impossibile farlo senza pensare che è l’umanità a fare la differenza. Dobbiamo scegliere se fare la differenza o l’indifferenza. E fare la differenza vuol dire restare umani”, ha detto Michielin in quello che era un chiaro riferimento al delicatissimo conflitto in corso a Gaza.
Terminato il discorso, l’artista si è esibita sulle note di “Bolivia”. “Ho visto soffiare l’aria e con il tempo costruire muri o mulini a vento. Ed urlare al cambiamento rimanendo seduti sul divano di casa”, recita parte di testo che, dalla pubblicazione del 2018, risulta essere tutt’oggi attuale nelle tematiche. “È l’umanità che fa la differenza, portami in Bolivia per cambiare testa”, canta Michielin, sempre in “Bolivia”. Durante il singolo, sul ledwall principale, erano comparsi una serie di video delle pacifiche manifestazioni pro-Palestina. “Immaginare è un nostro diritto, restare umani è un nostro dovere”, ha poi detto l’ex vincitrice di “X Factor”.
Il dodicesimo pezzo in scaletta era “Fango in Paradiso” che, a Sanremo 2025, le è valsa la ventunesima posizione nella classifica finale. Il brano, eseguito sia col piano dalla Michielin oltre che all’appoggio della band, è stato interpretato con un tono grintoso, deciso. Senza mai, però, smettere di sorridere. Come se, da fine Festival in poi, Michielin avesse fatto i conti con sé stessa, allontanando man mano le pressioni e le aspettative che, per forza di cose, si manifestavano in gara.
È parso come se avesse intonato le strofe in maniera più leggera e, allo stesso tempo, più consapevole. Nell’atto II, “Le conseguenze dell’amore”, si sono verificati degli imprevisti che hanno modificato la resa finale della seconda parte del live. In questa fase era stato aperto il sipario sulle canzoni d’amore e sulle cicatrici che, a volte, i sentimenti, lasciano. Ospite fisso dell’atto era Bruno Belissimo che, per qualche minuto, ha sostituito la band per suonare qualche pezzo dalla sua postazione dj. Nei pensieri della Michielin, sarebbe stato Fedez il coprotagonista di questa seconda parte di show. Sfortuna ha voluto che, il rappeR, stesse poco bene, tanto da trovarsi costretto a rinunciare all’ultimo all’ospitata. “Mi sono svegliato con la febbre”, ha detto Fedez in un videomessaggio trasmesso sullo schermo principale dell’Arena. “Ma anche lui stasera non viene, ma che c***o!”, ha commentato la cantante che, nonostante l’assenza di Fedez, ha voluto lo stesso cantare la “trilogia di pezzi con Fedez”. Nonché tra i brani di maggior successo della Michielin (vedi “Magnifico” e “Cigno Nero”). Il secondo atto è risultato più “scarico” rispetto agli altri.