Due giorni, due luoghi della Toscana, e un’unica, grande storia d’amore da celebrare. L’attore Luca Calvani e il compagno Alessandro Franchini hanno scelto di festeggiare i loro nove anni insieme con una festa indimenticabile, circondati dalle famiglie e dagli amici di sempre. Tutto è iniziato il 28 settembre alla Tenuta I Massini con una pizzata informale, che si è trasformata in un momento di profonda condivisione. Nelle partecipazioni, la coppia aveva chiesto a ogni invitato di portare un “pensiero di luce”. E così, a lume di candela e con i telefoni spenti, le parole hanno preso forma in un cerchio di emozioni: “Era importante aprirci”, ha raccontato Calvani a Vanity Fair, “creare un momento collettivo di condivisione, per rendere la nostra promessa un abbraccio più grande. Volevamo festeggiare il tratto di strada percorso e rilanciare verso un futuro di sogni condivisi”.
Il giorno seguente, il 29 settembre, all’antica Fattoria di Paterno, si è tenuta la cerimonia vera e propria, in un’atmosfera carica di simboli. Gli sposi si sono scambiati le fedi in oro giallo firmate Salvini sotto una quercia secolare, emblema di radici profonde e unione. A officiare il rito, l’amica storica di Luca, Vanessa, mentre ad aprire il corteo nuziale c’era la figlia di Luca, Bianca, in un elegante abito di raso blu. La serata si è poi trasformata in una grande festa, a cui hanno partecipato amici di una vita, come il compagno di banco di Luca, e volti noti dello spettacolo, tra cui Stefania Orlando, Camilla Filippi, Helena Prestes e il regista Stefano Lodovichi.
Ogni dettaglio è stato curato per raccontare la coppia. La cena, firmata da Angiolo Barni, è stata una sorpresa: un menù interamente vegetariano, con piatti creativi come un ironico “non vitello non tonnato” a base di sedano rapa. Durante la cena, un concerto di fado, musica “di nostalgia e destino” molto amata dagli sposi, ha creato un’atmosfera magica. Il gran finale: una millefoglie preparata dal vivo e uno spettacolo di fuochi d’artificio sulle note di Grow Old with Me di Tom Odell. Vestiti con abiti su misura di Corneliani e scarpe Fratelli Rossetti, Luca e Alessandro hanno vissuto una giornata che, come hanno concluso, voleva essere prima di tutto una celebrazione della vita vera. “Più che un evento volevamo una celebrazione della vita. Di quella fatta di amici veri, di famiglie che si intrecciano, di sogni che diventano realtà”.
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