La moglie di Bruce Willis, Emma Heming, è stata ospite del podcast Next Question di Katie Couric. Inevitabile il racconto di come la coppia conviva con la demenza frontotemporale. L’attore è stato anche ricoverato recentemente in una casa separata ad hoc con il personale infermieristico che si occupa di lui giorno e notte. Scelta che ha scatenato delle polemiche alle quali la Heming ha prontamente risposto.
“La verità è che queste opinioni sono così rumorose. Se non hai fatto esperienza di tutto questo, non hai voce in capitolo – aveva detto – Sapevo che condividendo la nostra storia si sarebbero creati due schieramenti, da una parte chi ha solo un’opinione e dall’altra chi ha esperienza reale. È questo che i caregiver devono affrontare: il giudizio e le critiche degli altri. Troppo spesso i caregiver vengono giudicati in fretta e ingiustamente da chi non ha vissuto questo percorso o non si è mai trovato in prima linea”.
Però al podcast Next Question Emma Heming Willis ha raccontato di come la coppia, sposata dal 2009, si sia accorta della malattia: “È iniziato tutto con il suo balbettio. Mai avrei pensato che fosse un sintomo di demenza precoce. Bruce aveva sofferto di balbettio da bambino, e improvvisamente è ricomparso. Mai avrei pensato che fosse un sintomo di demenza precoce.”.
“Se a 40, 50 o 60 anni vedi una persona cambiare drasticamente, nel linguaggio, nel comportamento o nella personalità,- ha continuato – ricorda che è un segnale che qualcosa nel cervello non va e va indagato… le parole non venivano più naturali. Era confuso, e anch’io mi sentivo disorientata. Sapevo che c’era qualcosa che non tornava, ma non riuscivo a definirlo. A un certo punto devi prendere il toro per le corna. Conosci la persona che ami meglio di chiunque altro: è giusto farsi sentire, andare dai medici, pretendere risposte”.