Televisione

“La Rai? Tanto simpatica e caruccia ma fa lavorare persone con una ‘fedina televisiva’ da brivido come Mammucari e hanno insistito per anni con Cattelan”: parla Giancarlo Magalli

"Ho fatto più di 5o programmi, tutti di successo, ho lavorato per sessant'anni tra radio e tv, e dopo che sono guarito dal linfoma sono spariti tutti...", le parole del conduttore a Oggi

di Giuseppe Candela
“La Rai? Tanto simpatica e caruccia ma fa lavorare persone con una ‘fedina televisiva’ da brivido come Mammucari e hanno insistito per anni con Cattelan”: parla Giancarlo Magalli

“Non posso farci niente, amo dire le cose come stanno, senza edulcorare il boccone, e questo mi ha portato tanti guai nella vita, ma è un lusso di cui pago volentieri il conto”, questa la premessa di Giancarlo Magalli al settimanale Oggi. E non si trattiene quando c’è da togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Cosa farò in tv la prossima stagione? La guarderò. Ho conquistato il ruolo di ospite. Ospite con contratto nei programmi dove andrò più spesso e ospite libero negli altri un po’ per non cancellare la presenza, un po’ per guadagnare qualche cosa”. Lanciando sul finale una frecciatina alla Rai e a due colleghi: “Dopo sessant’anni so benissimo com’è fatta la Rai: è tanto simpatica e caruccia. Però fa lavorare persone con una “fedina televisiva” da brivido, tipo Teo Mammucari. Hanno insistito per anni con Cattelan, fanno delle scelte che sono anche curiose, da interpretare. Ho fatto più di 5o programmi, tutti di successo, ho lavorato per sessant’anni tra radio e tv, e dopo che sono guarito dal linfoma che ho avuto sono spariti tutti, ma soprattutto sono cambiati, e quelli nuovi non li ho mai incontrati”.

E il conduttore a “La volta buona”, programma del pomeriggio di Rai1 condotto da Caterina Balivo, aveva difeso la segretaria di Pippo Baudo, Dina Minna, dagli attacchi di Katia Ricciarelli: “Tra l’altro l’ex moglie di Baudo si lagna di non essere stata avvertita direttamente della morte di Pippo. Ma non ha molto senso come rimostranza. Del resto non è stato ancora istituito il comitato perla comunicazione dei lutti alle ex mogli. Anche perché la morte di Pippo è una di quelle notizie che si presume abbiano la forza di diffondersi autonomamente”, spiega l’ex volto de “I Fatti Vostri“.

Smentisce anche il mancato avvertimento quando Baudo fu operato: “Macché. Pippo fu operato al San Raffaele di Milano. E lei lo sapeva benissimo, ma era all’estero per un soggiorno, non mi ricordo, mi sembra in Croazia. Si presentò tre giorni dopo l’operazione e Baudo, che era stato assistito da Dina e dalla figlia Tiziana, la cacciò in malo modo: era infuriato. E gliene disse di tutti i colori. Lei, offesissima, fece arrivare una lettera dell’avvocato nella quale chiedeva la separazione. Presumo che lo scopo ultimo fosse ricevere le scuse del marito, che invece colse la palla al balzo. Fu l’inizio della fine del loro matrimonio, chissà, magari se fosse stata vicina a lui in ospedale invece di partire sarebbero andati avanti ancora un po’, ma il fatto che non ci fosse fu un grande dispiacere per Pippo, che mai avevo visto così infuriato“.

Secondo Magalli, molto amico del conduttore, Ricciarelli non si trovava in Croazia per dei concerti: “Ma quali concerti, sono anni e anni che non canta più, ha avuto problemi di voce, seri, e infatti ha smesso. Poi ha fatto delle fiction, un film e dei reality, tipo il Grande Fratello, che sono porti per la disperazione. Le piaceva il gioco, lo ha ammesso lei stessa…”, racconta al settimanale diretto da Andrea Biavardi.

“Questa leggenda che fosse irraggiungibile, come sostiene la Ricciarelli, è viziata da un errore sostanziale: lei è convinta che Dina non glielo passasse di sua iniziativa. Mentre aveva ricevuto, e io ero presente, ordini precisi da Pippo Baudo, che non voleva più parlarci. Dina era un’assistente fedele, e tutto quello che faceva era la messa in pratica della volontà di Pippo”, insiste Magalli fornendo un’altra versione dei fatti. E aggiunge: “Negli ultimi tempi purtroppo la salute di Pippo era traballante, vedeva molto poco e aveva problemi alle articolazioni. Di solito si andava insieme a teatro. Di solito la fila degli ospiti è la 8, solo che col tempo noi chiedevamo di stare sempre più vicino al palco, perché Pippo non ci vedeva quasi più, e questo l’ha molto danneggiato anche sul lavoro”.

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