Riccardo Muti riceve a Santena (Torino) il premio Cavour 2025 e per l’occasione, intervistato da La Stampa, ha parlato della situazione della cultura nel nostro Paese.
“L’Italia ha una storia straordinaria, unica. – ha affermato – Le sue radici affondando in un patrimonio culturale, umano e artistico che continua a definire chi siamo. Non parlo di stirpe, ma di popolo e di identità da non confondere con nazionalismo o chiuse”.
Oggi diversi esponenti del mondo della spettacolo hanno cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle guerre in Ucraina e nella Striscia di Gaza: “L’artista come persona ha diritto di avere una visione politica, ma non credo che il palco debba diventare il luogo per fare proclami. Il pubblico va a teatro per ascoltare un’opera non per essere educato o indottrinato”.
La situazione sicuramente non è delle migliori: “Mi spaventa il linguaggio di odio che si sta diffondendo. Mi spaventa soprattutto per i miei figli e i nipoti. Un tempo la dialettica tra tesi e antitesi conduceva a una sintesi, oggi l’antitesi non è più argomento di discussione, è solo un nemico. Non c’è più un tentativo di risolvere i conforti per il bene comune ma solo acrimonia e divisione, anche qui danni. c0’è bisogno di un ritorni ai valori che Cavour aveva in mente”.
“Il nostro patrimonio teatrale e musicale non viene valorizzato. – ha continuato Muti – Manca una politica culturale che sostenga i giovani, tanti come me chiedono più cultura, più investimenti nelle orchestre nelle scuole di musica (…) La cultura dovrebbe essere al di sopra delle fazioni ma avete è ridotta a semplice strumento di propaganda. I media giocano un ruolo fondamentale”.
Infine la stoccata: “Il mio concerto per Agrigento Capitale della Cultura in tv è andato all’una di notte come se ci volesse lavare la coscienza. È un segno dei tempi abbiamo eliminato orchestre Rai storiche come quelle di Roma, Milano e Napoli. L’Italia sta diventando il Paese della storia musicale passata. Dobbiamo rimboccarci le maniche e formare i giovani nel miglior modo possibile”.
