L’evento musicale Una Nessuna Centomila torna con la terza edizione, stavolta al Sud a Napoli in Piazza del Plebiscito. Domani, giovedì 25 settembre, artiste e artisti si uniscono sul palco contro la violenza sulle donne. Lo show sarà trasmesso prossimamente in prima serata su Canale 5 con la partecipazione di Amadeus.
Sul palco ci saranno: Annalisa, Ariete, BigMama, Brunori Sas, Coez, Elisa, Elodie, Emma, Ermal Meta, Fiorella Mannoia, Anna Foglietta, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Gaia, Gigi D’Alessio, Malika Ayane, Noemi, Paola Turci, Rkomi, Rose Villain e Veronica Gentili.
Come annunciato da Ferdinando Salzano, fondatore dell’agenzia Friends and Partners, “grazie al pubblico accorso in Piazza del Plebiscito e al sostegno dei partner saranno devoluti 500.000, ripartiti tra 10 centri antiviolenza italiani. In occasione di Campovolo nel 2022, sono stati raccolti 2 milioni euro, distribuiti a 7 centri antiviolenza, mentre l’anno scorso, da quanto ricavato con l’evento all’Arena di Verona, sono stati destinati 900mila euro a 21 centri antiviolenza selezionati dalla Fondazione Una Nessuna Centomila”.
“Non ho mai partecipato a una raccolta fondi senza tracciabilità perché se no la gente perde fiducia – ha detto la padrona di casa Fiorella Mannoia – se non sa dove vanno a finire i soldi.
Cerchiamo, ogni anno, di realizzare eventi come questi e torneremo anche nel 2026. Siamo rimasti colpiti dalla bellissima risposta del pubblico con il sold out, quando abbiamo messo in vendita i biglietti senza nemmeno annunciare il cast. Cerchiamo di parlare e sensibilizzare su un problema come quello della violenza sulle donne, senza alcuna soluzione”.
Però ci si rimbocca le maniche: “La Fondazione lavora a un disegno di legge. Ma intanto continuiamo a parlarne e a sensibilizzare in famiglia, sul palco e a scuola perché non è un tema di facile soluzione. La scelta dei centri antiviolenza è fatta dalla Fondazione. Ci sono Regioni virtuose che aiutano i centri laddove possono, ma ci sono regioni in cui i centri antiviolenza sono abbandonati a loro stessi con lavoratrici precarie, in preda all’iter burocratico e al bando che deve essere rinnovato di anno in anno. Abbiamo il dovere di aiutare le lavoratrici perché non c’è altra soluzione che rivolgersi agli sportelli antiviolenza. I problemi sono tanti come, ad esempio, i braccialetti che non funzionano e tanto altro. Per cui dobbiamo sostenere i centri antiviolenza, dove possiamo e come possiamo. Siamo una goccia nel mare ma dobbiamo far sentire la nostra vice. Saranno presenti domani sera anche oltre 200 operatrici dei centri antiviolenza. Faremo sentire la nostra vicinanza”.