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La mossa a sorpresa del principe Harry: va in Ucraina per fare visita ai soldati feriti di Kiev. Il prossimo obiettivo? Portare i suoi figli da Re Carlo

Dopo 19 mesi, il principe Harry ha incontrato Re Carlo e pianifica di portargli presto i figli Archie e Lilibet

di Antonella Zangaro
La mossa a sorpresa del principe Harry: va in Ucraina per fare visita ai soldati feriti di Kiev. Il prossimo obiettivo? Portare i suoi figli da Re Carlo

Si chiude con un colpo di scena e uno scacco matto (alla famiglia reale) il viaggio di quattro giorni di Harry in Europa. Dopo aver finalmente incassato l’autorizzazione ad incontrare suo padre, re Carlo III, il duca del Sussex ha fatto una mossa a sorpresa che senza dubbio contribuirà a farlo risalire nei sondaggi di gradimento del suo paese.

Un blitz, autorizzato dal governo britannico e da sua moglie, con la quale ha chiarito di essersi consultato prima, ha portato Harry a Kiev, nei giorni di maggiore tensione che il conflitto sta consegnando all’Europa e al mondo. La ragione che ha motivato la decisione di affrontare il rischio e’ legata, da una parte al rapporto personale instaurato con Olga Rudnieva, fondatrice del Superhumans Trauma Centre di Leopoli, che cura i reduci con amputazioni. Dall’altra alle attività connesse con i suoi Invictus Games, i giochi in stile para olimpico fondati per aiutare e sostenere i veterani.

È stato lo stesso principe a spiegare in una intervista al Guardian che, dopo aver conosciuto Olga a New York, ha seriamente preso in esame l’idea di accogliere l’invito ad andare sul posto, e di fatto, tornare in Ucraina dove si era già recato lo scorso aprile. Politica e’ quella portata avanti da Harry che a Londra aveva anche donato 500.000 sterline ai bambini di Gaza. La sua attività politica si esprime nell’esercizio di quel soft power che ha sempre permesso alla corona di mandare messaggi senza entrare in maniera diretta nell’agone. I luoghi simbolo scelti per questa visita, infatti, sono passati attraverso il Museo Nazionale della Storia dell’Ucraina nella Seconda Guerra Mondiale, un saluto con il primo ministro Yulia Svyrydenko e poi un gruppo di circa 200 veterani. Scivolando tra storia, relazioni privilegiate intessute dalla monarchia e le sue attività caritatevoli, il duca del Sussex risponde a piena forza ai tentativi di William e Kate di non lasciargli spazio. A poco sono valse le uscite dei due futuri reali per incontrare i sudditi tra il Galles e il Suffolk quando Harry ha portato a casa un tea di 55 minuti con il padre e una visita sul fronte Ucraino proprio mentre anche la nuova incaricata agli Esteri del governo Starmer, fresco di rimpasto, si trovava lì. Il figlio del sovrano e Yvette Cooper hanno viaggiato sullo stesso treno diretto a Kiev, se questo non e’ un atto altamente simbolico poco ci manca e William se ne farà una ragione e dovrà accontentarsi di qualche riga sui giornali britannici mentre le prime pagine sono tutte per il fratello. “Non possiamo fermare la guerra, ma possiamo fare di tutto per sostenere il recupero dei feriti” ha dichiarato il principe al quotidiano britannico scelto per l’intervista esclusiva.

E anche questo è il potere della sua popolarità e dei suoi Invictus Games, chiamati in causa mentre incontrava i veterani ricordando i giochi del 2017.
“Alcuni venivano direttamente dal fronte per gareggiare, per poi tornarci subito dopo. Nessun altro Paese ha dovuto affrontare una simile prova“ ha raccontato.
Naturalmente sono ancora forti gli effetti dell’incontro del disgelo che lo ha portato a Clarence House in visita al padre. “Sta alla grande” ha voluto chiarire con chi gli abbia chiesto come lo abbia trovato dopo 19 mesi di lontananza e la malattia che affligge il sovrano. Con un tocco di romanticismo in più, lascia quindi intendere che il prossimo obiettivo è quello di portare anche i bambini dal nonno. Il piccolo Archie, che ha sei anni, lo ha visto solo una manciata di volte mentre Lilibet, che di anni ne ha quattro, l’ha incontrata solo al giubileo di Platino della regina Elisabetta II nel 2022. Ma le speranze che il nuovo corso fatto di dialogo e affetto sia ormai in discesa sono forti senza per questo dover scomodare la salute di Carlo III e la sua aspettativa di vita.

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