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“I riposini in volo sono ormai una realtà preoccupante”: il 93% dei piloti tedeschi ammette di essersi addormentato al lavoro

La pressione aumenta soprattutto d’estate, quando turni serrati, carenza di personale e vincoli operativi aggravano la situazione

di F. Q.
“I riposini in volo sono ormai una realtà preoccupante”: il 93% dei piloti tedeschi ammette di essersi addormentato al lavoro

Dormire in aereo? Ovviamente è vietato. Eppure accade, come rivela una nuova indagine della Vereinigung Cockpit, il sindacato dei piloti tedeschi, spiega che in Germania il riposino è ormai prassi consolidata. Lo riporta il portale specializzato aeroTelegraph. Secondo il sondaggio, che ha coinvolto oltre 900 piloti tedeschi, il 93% ha ammesso di essersi addormentato in volo negli ultimi mesi.

“Il napping è da tempo la regola nei cockpit tedeschi”, ha confermato Katharina Dieseldorff, vicepresidente della sigla sindacale. “Quello che era nato come misura di recupero temporanea si è trasformato in uno strumento strutturale per far fronte a un sovraccarico cronico“.

La pressione aumenta soprattutto d’estate, quando turni serrati, carenza di personale e vincoli operativi aggravano la situazione. Alla ricerca hanno partecipato piloti di diverse compagnie: il gruppo più numeroso da Lufthansa (481), seguito da Lufthansa Cargo (101), Eurowings (73) e Condor (71).

Ma non sono mancate adesioni da Ryanair, Cityline, Discover, Tuifly, Aerologic, DHL, City Airlines, Easyjet e German Airways. Per il 74% degli intervistati il pisolino è ormai uno standard, mentre il 12% dichiara di addormentarsi brevemente a ogni volo. La stessa associazione precisa che una ‘siestà controllata non rappresenta un problema di sicurezza, ma lancia l’allarme: “Un equipaggio cronicamente esausto è un rischio rilevante.

Una cultura aziendale che minimizza o ignora la fatica diventa un pericolo per la sicurezza”, ha avvertito Dieseldorff. La Vereinigung Cockpit chiede quindi di riconoscere la fatica come fattore di rischio, rafforzare i controlli sul rispetto delle regole di servizio e fondare le strategie di gestione del sonno su basi scientifiche. Che il problema sia reale lo dimostrano episodi internazionali.

Nel gennaio 2024, in Indonesia, la torre di controllo perse contatto per quasi mezz’ora con un Airbus A320 della Batik Air: entrambi i piloti si erano addormentati. Il collegamento radio fu ristabilito solo grazie a un altro equipaggio. Situazioni critiche si registrano anche in Medioriente. Un ex comandante di Qatar Airways ha raccontato di essersi addormentato durante una discesa con 400 passeggeri a bordo, dopo un turno di 20 ore. E un altro copilota ha ammesso: “Il corpo ti implora di riposare. Non puoi farci nulla”.

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