Moda e Stile

Aperto il testamento di Giorgio Armani: “Due documenti segreti scritti dallo stilista di suo pugno”

L'apertura è avvenuta il 9 settembre dal notaio Elena Terrenghi. Lo stilista, senza eredi diretti, ha potuto disporre liberamente dei suoi beni. Oltre ai tre nipoti e alla sorella, figura chiave della successione sarà lo storico braccio destro Leo Dell'Orco. Centrale il ruolo della Fondazione Armani, creata con il banchiere di Rothschild, Irving Bellotti

di F. Q.
Aperto il testamento di Giorgio Armani: “Due documenti segreti scritti dallo stilista di suo pugno”

Due buste sigillate, scritte di suo pugno, per contenere il futuro di un patrimonio da oltre 11 miliardi di euro. A pochi giorni dalla sua scomparsa, avvenuta il 4 settembre, sono stati aperti e pubblicati i due testamenti segreti di Giorgio Armani. L’atto, come risulta all’Ansa dall’archivio notarile di Milano, è avvenuto martedì 9 settembre per mano del notaio Elena Terrenghi.

I due documenti, molto recenti – il primo datato 15 marzo 2025 e il secondo 5 aprile successivo – sono stati redatti in forma “olografa“, ovvero scritti interamente a mano dallo stilista. Sebbene il contenuto sulla divisione esatta delle quote non sia ancora stato reso noto, la loro apertura inizia a delineare la complessa architettura che Armani, con il suo consueto “programmatico pragmatismo“, ha disegnato per il suo “dopo”.

Gli eredi: la famiglia e i fedelissimi

Non avendo figli, e quindi eredi diretti a cui destinare una “quota di legittima”, lo stilista ha potuto disporre liberamente della sua intera eredità. A ereditare i beni e le quote del gruppo saranno le persone a lui più care. In prima linea, la famiglia: le nipoti Silvana e Roberta Armani, figlie del fratello Sergio scomparso anni fa, e il nipote Andrea Camerana, figlio della sorella Rosanna. Accanto a loro, una figura chiave, professionale e affettiva: lo storico braccio destro Leo Dell’Orco. Negli ambienti finanziari si ipotizza inoltre che possano esserci lasciti anche per altri collaboratori di lunga data e per enti benefici.

Il patrimonio e il ruolo della Fondazione

In ballo non c’è solo il 99,9% della Giorgio Armani Spa, ma un immenso patrimonio immobiliare che include le celebri ville di Pantelleria, Forte dei Marmi, Saint Tropez e Saint Moritz, oltre a opere d’arte e partecipazioni azionarie in società come EssilorLuxottica. Il fulcro della successione, tuttavia, sarà la Fondazione Armani. Creata una decina di anni fa, non solo con Leo Dell’Orco ma anche con la consulenza strategica del banchiere Irving Bellotti di Rothschild Italia, avrà il compito di garantire la continuità dello stile e l’equilibrio della governance, proteggendo il gruppo da possibili scalate o smembramenti, come voluto dallo stesso stilista. Mentre si attendono i dettagli delle sue ultime volontà, è già chiaro che Armani ha orchestrato la sua uscita di scena con la stessa meticolosa attenzione al dettaglio con cui creava le sue collezioni.

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