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Dalla dieta a punti alle palestre: la corsa per resistere allo tsunami dei farmaci dimagranti

di 30science per Il Fatto
Dalla dieta a punti alle palestre: la corsa per resistere allo tsunami dei farmaci dimagranti

Come una gigantesca onda di marea, i farmaci dimagranti di nuova generazione come l’Ozempic rischiano di travolgere consolidati imperi legati alle diete e non solo, con anche le palestre che stanno lottando per cercare di riadattarsi al nuovo orizzonte della lotta al peso. Uno dei casi più eclatanti è quello del metodo WeightWatchers.

Nato come gruppo di supporto per newyorkesi sovrappeso nel 1963, si è presto trasformato in un’impresa globale multimilionaria che ha trascorso decenni a vendere alle persone il sogno di una perdita di peso a lungo termine.

Il programma basato sui punti WeightWatchers è stato seguito da milioni di persone, con i relativi libri di cucina, la spesa, le pesate settimanali e gli incontri “senza giudizi”, nonché un’app per monitorare gli alimenti. Ma la pandemia, un rebranding forse non troppo opportuno (da WeightWatchers a WW Inc.), e infine proprio il nuovo regno dei farmaci come Ozempic hanno portato questo colosso plurimiliardario ad una dichiarazione di fallimento da 1,6 miliardi di dollari.

Come riportato da La Repubblica, questo ha permesso a WeightWatchers di ridurre il proprio debito di 1 miliardo di dollari senza rinunciare agli azionisti che oggi mantengono circa il 9% del capitale. Ma questo ha imposto un percorso di rilancio che dovrà portare l’azienda ad adeguarsi cercando di venire a patti con i nuovi farmaci dimagranti.

Un percorso che sempre più stanno intraprendendo anche palestre e centri benessere, che uniscono le loro attività a programmi per l’assunzione dei farmaci. Tanto più che alcune ricerche hanno suggerito che l’assunzione di medicinali come l’Ozempic possa avere effetti negativi sulla massa muscolare. In uno studio della University of Utah Health. la perdita di peso indotta da Ozempic ha ridotto la massa magra, ovvero la massa muscolare senza grasso, di circa il 10%.

La maggior parte di questa perdita di peso riguardava i tessuti e il fegato. Anche alcuni muscoli scheletrici, che sono attaccati alle ossa e responsabili del movimento, si sono ridotti, mentre altri muscoli sono rimasti delle stesse dimensioni di prima di Ozempic. Tuttavia, lo studio è stato condotto sui topi e non sugli esseri umani. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere se simili cambiamenti nelle dimensioni degli organi possano verificarsi anche negli esseri umani e se vi siano rischi per la salute associati.

Gianmarco Pondrano Altavilla

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