Trending News

“Niente bambini al ristorante e in spiaggia”, famiglia respinta dal locale ‘childfree’. Scoppia il caso e interviene il sindaco: “La nostra città deve accogliere tutti”

Il titolare si giustifica rivendicando la propria scelta: "Non odiamo i bambini, da 33 anni facciamo così" racconta alla "Gazzetta di Modena"

di F. Q.
“Niente bambini al ristorante e in spiaggia”, famiglia respinta dal locale ‘childfree’. Scoppia il caso e interviene il sindaco: “La nostra città deve accogliere tutti”

Niente bambini al ristorante fino ai 10 anni. Un turista vuole prenotare un pranzo in un ristorante di uno stabilimento balneare di Milano Marittima ma si vede respingere la richiesta e racconta la vicenda alla Gazzetta di Modena. “Siamo soliti mangiare fuori a pranzo e cena tutti i giorni – spiega il genitore – per noi la vacanza è questo. Nostro figlio è abituato a stare a tavola, non disturba, non ha bisogno di seggiolone, e non abbiamo mai avuto problemi, ristoranti stellati compresi. Ci sono rimasto talmente male che ho somatizzato durante tutto il percorso di ritorno“.

Il titolare si giustifica rivendicando la propria scelta: “Non odiamo i bambini, da 33 anni facciamo così. All’inizio venivano solo giovani, ed erano le famiglie a puntare su altri bagni. Ora vengono persone di tutte le età, e se scelgono noi è perché vogliono stare più serene, sapendo che qui non ci sono bambini piccoli, perché solitamente li prendiamo dai 10 anni in su, sia in spiaggia che al ristorante”. Il ristoratore spiega che i locali “childfree” sono sempre più frequenti e prosegue: “Se il turista si è offeso, si è sbagliato, non avevamo nulla contro di lui o suo figlio”. Sempre per preservare la tranquillità della clientela l’imprenditore non accetta nemmeno compleanno, addii al celibato e al nubilato: “Non li prendo più per lo stesso motivo. Disturbano l’atmosfera tranquilla. Così rinuncio a una barca di soldi per tutelare il mio lavoro”.

Nella questione si inserisce anche il sindaco Mattia Missiroli: “Non ero a conoscenza di questa preclusione e sono contrario. Un locale dev’essere aperto al pubblico, bambini compresi, salvo particolari limitazioni […] Un conto è non fare entrare un gruppo di ragazzini ubriachi, diverso invece è non ammettere un bimbo che vuole mangiare col padre. Non è ammissibile, ne va dell’immagine della località, aperta a tutti”. Il titolare del bagno non arretra e rilancia: “Possiamo farlo, non violiamo alcuna norma. Lo sanno tutti che da noi funziona così”.

Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione