“I veri attacchi? Non erano dentro il programma ma all’esterno, mi dicevano che ero scema, grassa, ignorante”: le parole di Ambra Angiolini

Su Non è la Rai, l'attrice ricorda come l'abbia "salvata" e aggiunge: "Quando mi chiedono del mio passato si aspettano sempre storie torbide"

“Quando mi chiedono del mio passato si aspettano sempre storie torbide. In realtà il lavoro che facevo mi ha salvata, mi ha tolto da situazioni difficili. Mi sembra di far torto a qualcuno raccontando che per me non è andata male. Ho incontrato la cultura, l’arte, ho avuto la possibilità di scegliere e di dire tanti no”: sono parole di Ambra Angiolini e sono parole che guardano al passato, al suo esordio a Non è la Rai e al fatto che c’è chi, su quel programma, ha espresso perplessità e chi lo ha criticato. Non l’attrice che, ospite alla Festa del Cinema del Mare di Castiglione della Pescaia, riconosce che ci sono stati “comportamenti in esterno atroci”: “Nessuno si chiedeva come stesse una ragazzina di 15 anni. Mi dicevano che non ero capace, che ero scema, grassa, ignorante. Quelli erano i veri attacchi, non quello che accadeva dentro al programma”. Fuori, dunque, non nella trasmissione dove tutto era ‘esagerato’ dai media: “(Gianni Boncompagni, ndr) Non mi dirigeva in continuazione. Le mie risate nascevano da battute che nulla avevano a che fare con la trasmissione. A volte mi provocava, persino con un rutto in diretta, e io ridevo. Poi i giornali ricamavano sopra, fuori dal contesto“.