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Gaza, si dimette il ministro degli Esteri olandese: “Non riesco a ottenere sanzioni contro Israele”

Caspar Veldkamp ha così mandato un forte messaggio politico: "Mi rendo conto di non essere sufficientemente in grado di adottare ulteriori misure significative per aumentare la pressione su Israele". "Mi sento limitato nel definire la rotta che ritengo necessaria come ministro degli Esteri", ha aggiunto
Gaza, si dimette il ministro degli Esteri olandese: “Non riesco a ottenere sanzioni contro Israele”
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Il ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp si è dimesso dopo una riunione di governo, incapace di trovare un accordo sulle sanzioni contro Israele. “Mi rendo conto di non essere sufficientemente in grado di adottare ulteriori misure significative per aumentare la pressione su Israele”, ha dichiarato Veldkamp all’agenzia Anp dopo che l’incontro dell’esecutivo sulle possibili sanzioni si era arenato.

Il dibattito sull’applicazione di nuove misure contro Tel Aviv, finito in un nulla di fatto, è arrivato dopo che giovedì 21 agosto un gruppo di 20 paesi, tra cui i Paesi Bassi, ha firmato una dichiarazione congiunta di condanna contro la decisione di Israele di costruire un importante progetto di insediamento in Cisgiordania, definendola “inaccettabile e contraria al diritto internazionale”. Oltre alle dichiarazioni politiche, però, Veldkamp ha cercato di assumere misure concrete: il mese scorso ha dichiarato i ministri israeliani di estrema destra Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich “persone non gradite”, impedendone l’ingresso nel Paese. Sempre giovedì 21 agosto, poi, ha dichiarato di voler adottare ulteriori misure contro Israele, ma in seguito aveva ammesso di non poter agire efficacemente nel breve termine, probabilmente per motivazioni politiche. Il ministro ha infatti detto che le misure da lui proposte sono state “seriamente discusse”, ma hanno incontrato resistenza nelle successive riunioni del governo. “Mi sento limitato nel definire la rotta che ritengo necessaria come ministro degli Esteri”, ha detto annunciando le proprie dimissioni.

Anche i colleghi di Veldkamp del partito centrista Nuovo Contratto Sociale (NSC) hanno abbandonato la riunione dell’esecutivo dopo che il dibattito sulle sanzioni ha raggiunto un punto morto. A sostegno della posizione del ministro, l’NSC ha sostenuto che i suoi partner della coalizione , il Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (VVD) di centro-destra e il Movimento Populista Contadino-Cittadino (BBB), “si rifiutano di riconoscere la situazione allarmante e di adottare le misure necessarie”. Il forte messaggio politico di Veldkamp arriva mentre a Gaza le Nazioni Unite hanno dichiarato ufficialmente che è in corso una carestia e che è totalmente dipendente dall’uomo.

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