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Ultimo aggiornamento: 15:12 del 20 Agosto

Tre latitanti di ‘ndrangheta trovati e fermati a Ibiza: gestivano una rete di spaccio a Roma e all’estero

Secondo l'accusa i tre fanno parte di un'organizzazione che si occupa narcotraffico. Le operazioni di ricerca e cattura condotte dai carabinieri del Ros e dalla Polizia Nacional spagnola
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A Ferragosto, tre latitanti con cittadinanza italiana sono stati catturati a Ibiza, in Spagna. Farebbero parte, con un ruolo centrale, di un’organizzazione criminale di matrice ‘ndranghetista che si occupa di narcotraffico nazionale e internazionale, con base a Roma. Nei confronti dei tre, infatti, era pendente un mandato di arresto europeo per associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso e sono stati arrestati dai carabinieri del Ros, in collaborazione con il personale della Comisarìa General de Informacion Policia Nacional. L’operazione fa parte dell’indagine “Anemone”, nella quale lo scorso 8 luglio sono già stati arrestati ventiquattro indagati tra Italia e Albania.

Il quadro indiziario nei confronti dei tre latitanti è grave. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il gruppo aveva base a Roma, ma si muoveva sul territorio nazionale e all’estero. Al vertice dell’organizzazione c’era un 57enne calabrese ritenuto membro della ‘ndrangheta di Volpiano. L’uomo è stato arrestato l’8 luglio ed è già stato condannato: risulta infatti che, una volta arrivato a Roma, abbia preso il controllo dello spaccio nell’area di San Basilio. Secondo gli inquirenti, la cocaina veniva acquisita in Sud America e importata in Italia usando dei container per farla transitare attraverso alcuni porti di Spagna, Olanda e quello di Gioia Tauro. La merce veniva poi venduta al dettaglio nella Capitale.

Le operazioni di ricerca e cattura, coordinate dalla Procura della Repubblica in collaborazione con Eurojust, sono state condotte dai carabinieri del Ros e dalla Polizia Nacional spagnola, con il supporto del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip). Durante le perquisizioni effettuate a Ibiza e a Barcellona, sono stati trovati e sequestrati numerosi appunti con la rendicontazione dell’attività di narcotraffico, documenti falsi utilizzati dai latitanti per nascondere le loro identità, denaro contante per circa 35mila euro e cocaina.

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