Moda e Stile

Anna Wintour cerca una nuova assistente: stipendio da 125n mila dollari per il ruolo del film “Il Diavolo Veste Prada”

Un'offerta di lavoro che sembra la trama di un film. La casa editrice cerca un "Executive Assistant" per la "zarina" della moda, oggi Global Chief Content Director. E mentre l'annuncio diventa virale, la domanda è una sola: chi avrà il coraggio di diventare la nuova Andy Sachs?

di F. Q.
Anna Wintour cerca una nuova assistente: stipendio da 125n mila dollari per il ruolo del film “Il Diavolo Veste Prada”

Un’offerta di lavoro che sembra la trama di un film. La casa editrice cerca un “Executive Assistant” per la “zarina” della moda, oggi Global Chief Content Director. E mentre l’annuncio diventa virale, la domanda è una sola: chi avrà il coraggio di diventare la nuova Andy Sachs? Un tempismo così perfetto da sembrare studiato a tavolino. Proprio nei giorni in cui a New York sono in corso le riprese dell’atteso sequel del film cult “Il Diavolo veste Prada“, la casa editrice Condé Nast ha pubblicato sul suo sito “Carrers” un annuncio di lavoro che ha immediatamente scatenato il web: si cerca un Executive Assistant per Anna Wintour.

Sembra di rivivere la prima scena della pellicola, quando una giovane Andy Sachs (Anne Hathaway) entrava timidamente nell’ufficio della temibile direttrice di Runway, Miranda Priestly (Meryl Streep), un personaggio notoriamente ispirato alla Wintour. Ma questa volta non è finzione cinematografica, è la realtà. L’annuncio, che sta facendo il giro dei social, è per una posizione di assistente esecutivo per il Global Chief Content Director di Condé Nast, il nuovo, potente ruolo che la Wintour ricopre dopo aver lasciato, lo scorso 25 giugno, la direzione di Vogue America dopo ben 37 anni.

Le mansioni richieste sono degne di un film. La persona scelta, si legge, dovrà gestire gli orari e le comunicazioni per Anna Wintour, coordinare la sua fittissima agenda di viaggi ed eventi nazionali e internazionali, gestire la corrispondenza telefonica e via mail e assisterla nella ricerca di contenuti e in progetti speciali. Il tutto, ovviamente, “in modo efficiente“. La retribuzione offerta per questo ruolo, che richiede nervi saldi e una dedizione totale, è compresa in un range tra i 90.000 e i 125.000 dollari all’anno. Al momento, non si sa ancora chi si sia aggiudicato il posto più ambito (e forse temuto) del fashion system.

La pubblicazione di questo annuncio arriva in un momento di grande cambiamento per la “zarina” della moda. A 75 anni, dopo quasi quattro decenni al timone di Vogue USA, lo scorso giugno ha lasciato il ruolo di Editor in Chief, mantenendo però le cariche ancora più strategiche di Responsabile dei Contenuti Globali di Condé Nast e di Direttrice Editoriale Globale di Vogue. L’incredibile coincidenza con le riprese del sequel del film ha trasformato un semplice annuncio di lavoro in un fenomeno mediatico, un cortocircuito perfetto tra cultura pop e realtà, in cui la finzione sembra inseguire la vita vera. E mentre il mondo della moda attende di conoscere il nome del nuovo direttore di Vogue America, un’altra domanda, forse più leggera ma altrettanto intrigante, serpeggia sui social: chi sarà la persona che oserà rispondere al telefono esclamando: “Ufficio di Anna Wintour”?

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