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Ultimo aggiornamento: 16:54 del 9 Agosto

“Cara Meloni, l’Italia dà armi a Israele. Faccia un decreto d’urgenza per vietarne la vendita”: l’ira di Sommi su Gaza

Questa, specifica, "non è una guerra" ma "una mattanza, un genocidio unilaterale"
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“Le armi che usa Israele per straziare il popolo palestinese prevengono da tre stati, Stati Uniti, Germania e Italia. Se io fossi presidente del Consiglio, cara Giorgia Meloni, farei un decreto d’urgenza che vieterebbe di vendere armi allo stato israeliano, un decreto d’urgenza che vieterebbe ai fabbricanti di armi italiane di venderle a Israele”. Così Luca Sommi in un video sui suoi canali social parlando della situazione nella Striscia di Gaza.

“Questo è un primo gesto – spiega il giornalista di Accordi&Disaccordi – lasciare Israele senza armi visto che lo Stato e il governo si stanno muovendo a dispetto dell’opinione pubblica che non vuole più questa cosa”. Sommi individua vari passi che i governi dei singoli paesi possono fare, intanto “riconoscere lo Stato di Palestina“, poi, “mandare aiuti umanitari, andando sul piano diplomatico e convincendo Israele che gli aiuti devono passare” e, quindi, “smettere di fornire armi allo Stato israeliano”. “Tutto questo è inconcepibile e accade in un mondo che va avanti normalmente – si indigna – Quando muore un bambino il mondo si dovrebbe bloccare istantaneamente, qui sono morti migliaia di bambini”.

Sommi quindi invita ad agire: “Bisogna esortare il governo di incapaci, che sa solo pensare a inutili ponti, ad aiutare a fare un ponte umanitario verso la Palestina. Stiamo consentendo a uno stato criminale di assetare un bambino”. Questa, specifica, “non è una guerra” ma “una mattanza, un genocidio unilaterale”. Questo, conclude, “è il più grande crimine di questo secolo, resterà il più grande crimine di questo secolo”.

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