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“È un cocktail esplosivo. Siamo a un bivio pericoloso con il cambiamento climatico, le armi nucleari e la super-intelligenza”: l’allarme di James Cameron

È impegnato nell’adattamento cinematografico del libro "Ghosts of Hiroshima" di Charles R. Pellegrino, che racconta la storia di un sopravvissuto alla bomba atomica sganciata nel 1945 sulla città giapponese

di Andrea Conti
“È un cocktail esplosivo. Siamo a un bivio pericoloso con il cambiamento climatico, le armi nucleari e la super-intelligenza”: l’allarme di James Cameron

A settant’anni il regista e produttore James Cameron si è lasciato andare ad alcune riflessioni sul destino dell’umanità. Il rinomato regista canadese, creatore di capolavori come “Titanic”, “Avatar” e l’emblematico “Terminator”, ha condiviso con Rolling Stone le sue preoccupazioni riguardo a uno scenario apocalittico potenzialmente innescato dall’impiego dell’intelligenza artificiale nel settore militare.

“C’è un vero pericolo se si combinano IA e sistemi d’arma, comprese le armi nucleari, si rischia un’apocalisse alla Terminator”, ha dichiarato Cameron, attualmente impegnato nell’adattamento cinematografico del libro “Ghosts of Hiroshima” di Charles R. Pellegrino, che racconta la storia di un sopravvissuto alla bomba atomica sganciata nel 1945 sulla città giapponese.

“Ghosts of Hiroshima” si preannuncia come un’opera dal forte impatto emotivo e politico, in piena continuità con l’impegno del regista per la sensibilizzazione sui rischi legati al potere distruttivo della tecnologia e dell’uomo. “Siamo ancora in tempo per cambiare rotta – ha detto Cameron – Ma dobbiamo agire adesso”.

Non è la prima volta che Cameron suona l’allarme. Già nel 1984, con “Terminator”, aveva immaginato un futuro distopico in cui l’umanità sopravvive a stento dopo una guerra nucleare provocata da un sistema di intelligenza artificiale fuori controllo: Skynet. Oggi, quella visione fantascientifica sembra sempre meno lontana. “Insistono sul fatto che io abbia previsto tutto questo – ha spiegato il regista – ma stiamo vivendo in quel mondo. Gli esseri umani sono fallibili, e la storia è piena di errori che ci hanno portato sull’orlo di conflitti internazionali e guerre nucleari”.

Cameron, cresciuto in Canada durante la Guerra Fredda, ha raccontato di aver sempre avvertito il peso della minaccia nucleare. Oggi, secondo lui, siamo a un bivio pericoloso: “Ci sono tre grandi minacce che convergono nello stesso momento storico: il cambiamento climatico, le armi nucleari e la superintelligenza. È un cocktail esplosivo”.

Nonostante le sue paure, Cameron non si schiera contro la tecnologia in senso assoluto. Anzi, si definisce un appassionato di innovazione e sta studiando attivamente gli strumenti di intelligenza artificiale generativa, con l’obiettivo di integrarli nei suoi prossimi progetti artistici. “Amo la tecnologia – ha detto – ma rifiuto categoricamente l’idea che l’IA possa sostituire attori, registi e creativi”.

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