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“Perdonami Jovanotti, ma da uno come te mi sarei aspettato tutt’altro sulle parole per il genocidio a Gaza. E mi dispiace davvero tanto”: Pablo Trincia deluso

Nel mirino il discorso fatto durante il live al No Borders Music Festival

di F. Q.
“Perdonami Jovanotti, ma da uno come te mi sarei aspettato tutt’altro sulle parole per il genocidio a Gaza. E mi dispiace davvero tanto”: Pablo Trincia deluso

Il 26 luglio scorso Lorenzo Jovanotti si è esibito per l’unico appuntamento live dell’estate al No Borders Music Festival – sold out in soli 34 minuti – davanti 5.000 spettatori arrivati ai piedi delle Alpi Giulie (al confine tra Italia, Austria e Slovenia) in bicicletta.

Durante il live l’artista ha speso qualche parole in merito al conflitto a Gaza. “Per entrambe le parti, non è una questione di tifoseria.- ha affermato – Io sono tifoso solamente per sostenere la pace, la tregua. È l’unica cosa che sono in grado di sostenere con il mio modo di intendere la vita. Non ho niente di intelligente da dire su quello che sta succedendo. E siccome non ho niente di intelligente da dire, non dico niente. Prego, spero e mi auguro che questa follia ci insegni qualcosa”.

Ma non a tutti sono piaciute le parole del cantautore. Su tutti l’autore e giornalista Pablo Trincia, che sui social ha pubblicato il video del discorso del cantante e ha commentato: “Sono decenni che ascolto e apprezzo le tue canzoni e quasi due anni che aspetto proprio dagli artisti come te una sola parola su quello che accade a Gaza. Ora capisco che quel ‘Il mio nome è Mai Più’ che cantavi oltre un quarto di secolo fa era solo una frase priva di significato. Perdonami, ma da uno come te mi sarei aspettato tutt’altro. E mi dispiace davvero tanto”.

Anche Selvaggia Lucarelli ha espresso il disappunto alle parole dell’artista: “Anche le persone a cui vuoi bene, da sempre, da lontano, possono deluderti. Intelligente com’è, potrebbe dire cose intelligenti, con mezzi, pubblico e autorevolezza. Si sta consumando un genocidio. Non si può essere pavidi. E no, non è da entrambe le parti”.

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