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Fabrizio Corona: “Federico Monzino e Martina Ceretti, come mi ha riferito la polizia, hanno contattato Raoul Bova per chiedergli dei soldi”

"Non c’è stata alcuna acquisizione fraudolenta del materiale. E nel momento in cui una delle protagonista dei questa vicenda dà il consenso, il problema diventa solo suo", ha scritto l'ex re dei paparazzi in alcune Instagram stories

di F. Q.
Fabrizio Corona: “Federico Monzino e Martina Ceretti, come mi ha riferito la polizia, hanno contattato Raoul Bova per chiedergli dei soldi”

“Non c’è un solo passaggio di ogni singola puntata che non venga affrontato con l’avvocato Chiesa. L’audio e le chat di Raoul Bova mi sono stati consegnati volontariamente da Federico Monzino e Martina Ceretti, inviati direttamente sul mio cellulare dal loro computer. Non c’è stata alcuna acquisizione fraudolenta del materiale. E nel momento in cui una delle protagonista dei questa vicenda dà il consenso, il problema diventa solo suo. Quanto alla presunta violazione della privacy mi viene da ridere”: così Fabrizio Corona in alcune Instagram stories pubblicate sul profilo Instagram di Falsissimo, il suo programma online su Youtube.

Il riferimento è alla puntata nella quale ha mostrato le chat tra l’attore e la modella (speakerate) e ha fatto poi ascoltare un audio inviato alla ragazza dal protagonista di Don Matteo. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per tentata estorsione ai danni dell’attore e l’ex re dei paparazzi è sentito come “persona informata sui fatti”: attraverso Instagram, Corona afferma che il materiale mostrato a Falsissimo non rappresenta violazione delle privacy visto che non è stato estorto ai protagonisti.

Ancora, Corona spiega poi di avere avuto gli audio da Federico Monzino: “Tale Federico Monzino – il ragazzo che, insieme a Martina Ceretti, mi ha consegnato il materiale – è stato da noi descritto in maniera impeccabile. È un rampollo di una famiglia super circolino milanese, ricchissima, che negli anni ’30 ha fondato i magazzini Standa, poi rilevati da Berlusconi. Ed è grazie alla fondazione creata dalla sua famiglia che oggi esiste il Centro Cardiologico Monzino, il più importante d’Italia”. E poi aggiunge: “Vogliono darmi il materiale di Bova con l’unico scopo di far diventare famosa Martina (…). Il consenso me lo hanno dato loro. Il problema successivo quale è stato? Sotto l’effetto di sostanze, Federico Monzino e Martina Ceretti – come mi ha riferito la polizia – hanno contattato Raoul Bova per chiedergli dei soldi in cambio della mancata pubblicazione, all’interno di Falsissimo, del materiale in questione. Il tutto avvenuto totalmente a nostra insaputa. Vale la pena ricordare che le puntate vengono chiuse giorni prima della messa in onda”.

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