Un altro cane utilizzato per l’elemosina. Prima in Brasile con la storia del povero “Hulk“, poi in Italia: gli amici a quattro zampe vengono sfruttati, sottomessi e maltrattati per racimolare qualche spicciolo. “La situazione di questo povero cane nel centro di Lecce che continua a essere sottomesso tutti i giorni, immobilizzato e sotto il sole cocente al fine di raccogliere denaro per conto di un noto sfruttatore, non è più tollerabile“, ha scritto l’attivista Enrico Rizzi. Il trentacinquenne, che su Facebook vanta mezzo milione di followers, non ne può più dello sfruttamento di un cagnolino nel centro storico di Lecce. L’animale è costretto a indossare la maglia giallorossa della squadra della città oltre a un paio di occhiali da sole. “Questa foto è di ieri pomeriggio (23 luglio, ndr) e ovviamente mi è stata inviata da un leccese stanco di vedere questo scempio da ormai troppo tempo”, ha scritto Enrico Rizzi in un post su Facebook nella mattinata di giovedì 24 luglio.
La mobilitazione
L’attivista attacca anche l’amministrazione e la sindaca Adriana Poli Bortone, accusandoli di negligenza e indifferenza. “Se ci fosse stato un bambino trasformato in clown sono certo che avrebbe inviato subito agenti e servizi sociali (giustamente). Per il povero cane a quanto pare non lo ritiene necessario”, ha aggiunto.
Il post, che ha raccolto quasi 6 mila reazioni, ha ricevuto più di millecinquecento commenti. In tanti campeggia anche l’hashtag #DallaParteDegliAnimali. L’attivista ha minacciato di scendere in piazza e protestare per difendere i diritti degli animali: “Se questo signore non viene fermato nel giro di pochissimo tempo sono pronto a scendere in strada con almeno cento persone, nel pieno dell’estate ed in centro a Lecce, mostrando la città negli schermi dei cellulari di milioni di persone. Giusto per dire a tutti, turisti compresi, come l’amministrazione comunale se ne infischia di tutelare gli animali dai soprusi di un delinquente e di valutare le vacanze altrove”.
