Morte Ramona Rinaldi: non fu suicidio, arrestato il compagno a Como

Daniele Re, 34 anni, è anche accusato di maltrattamenti e lesioni personali. Inizialmente aveva detto di aver trovata la donna senza vita nella cabina doccia di casa

Non è stato un suicidio quello di Ramona Rinaldi, 39 anni, morta nella sua casa di Veniano, provincia di Como, lo scorso 21 febbraio. Lo ha dichiarato la Procura disponendo l’arresto di Daniele Re, 34 anni, compagno e convivente della vittima, con la quale aveva una bambina.

Quel giorno l’uomo aveva chiamato i soccorsi sostenendo di aver scoperto il corpo della donna nella cabina doccia di casa, ma i sopralluoghi degli inquirenti avevano destato alcuni sospetti. Innanzitutto era stata segnalata la lavatrice del bagno: all’arrivo delle forze dell’ordine, era attiva e stava lavando, tra gli altri, anche la camicia da notte di Ramona. Inoltre Re disse di non aver sentito il tonfo segnalato dai vicini. A completare il quadro indiziario l’autopsia, che datava la morte a un’ora differente rispetto a quanto ricostruito dall’uomo.

Il sospetto è che il 34enne l’abbia strangolata inscenandone quindi il suicidio. Ad alcuni conoscenti aveva raccontato di aver paura che la donna lo lasciasse. Per Re, che si trovava dalla madre a Milano, è scattata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Como. Oltre che di omicidio aggravato l’uomo è accusato di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia: le indagini hanno permesso di ricostruire maltrattamenti reiterati nel tempo ” posti in essere con condotte persecutorie e vessatorie”, così come spiega una nota degli inquirenti. I carabinieri lo hanno condotto nel carcere di San Vittore.