Una pioggia di critiche social sta travolgendo da giorni Bianca Guaccero, impegnata tutte le sere alla conduzione di “Techetechete Top Ten“, spin off dell’ormai storico titolo a base di fiilmati d’archivio in onda nell’access prime time di Rai1. Il programma è stato trasmesso con diversi appuntamenti da marzo 2024 in seconda serata su Rai1, da qui l’idea di sfruttare il volto di Guaccero anche nella versione estiva la domenica sera.
Il servizio pubblico ha però deciso di cambiare le carte in tavola per “rincorrere” Mediaset. Canale 5, com’è noto, ha archiviato “Paperissima Sprint“, spostandolo al pomeriggio su Italia 1, per testare per la prima volta dopo oltre trent’anni un titolo non ideato e prodotto da Antonio Ricci. Rai1 ha deciso di non stare a guardare, di fare concorrenza e provare a frenare fin da subito, anche per tutelare il ritorno da settembre di “Affari Tuoi” con Stefano De Martino, il ritorno de “La Ruota della Fortuna” con Gerry Scotti che sta ottenendo ascolti sorprendenti.
La tradizionale versione di “Techetechete” è finita in panchina per lasciare spazio fino a inizio agosto alla versione “Top Ten” con Bianca Guaccero. La conduttrice introduce i temi, lancia i filmati ed è spesso inquadrata. Spezzando il racconto e togliendo ritmo alla trasmissione, da qui la pioggia di critiche, anche se, è opportuno ricordarlo, il programma sta ottenendo comunque buoni ascolti. “Hanno rovinato un programma perfetto”, “La top ten è la mazzata finale”, “Lo trovo abbastanza cringe”, “Io voglio vedere gli sketch e il varietà, non Bianca Guaccero”, solo per citare alcuni commenti. “La sua presenza a Techetechete non è solo inutile, è di disturbo”, “Dove bisogna firmare per cacciare Bianca Guaccero”, “Basta inquadrare la Guaccero che fa Lip Sync”, “Menomale che Bianca Guaccero ci spiega le canzoni altrimenti non ci arrivavamo”, la conduttrice finisce nel mirino.
Al di là della sua presenza, le critiche sarebbero valse anche per altre colleghe, il pubblico sembra stroncare a prescindere la presenza di una conduttrice, non necessaria per la tipologia di formato. Già criticato nei giorni scorsi da Aldo Grasso, firma del “Corriere del Sera”: “Techetechete’, da quando si è perso lo spirito di Michele Bovi, non pensa più: è l’Amazon della Rai, un distributore automatico di reperti, un jukebox con una playlist scelta dal caso. Temo che Techetechete’ sia diventato il tappabuchi di Rai1, l’ultima idea rimasta a chi mostra di essere privo di idee, la normalità che prende il posto della norma (espressiva). Anche se l’ovvietà implica un certo rilassamento estetico e creativo, l’oretta di programmazione è salva”.
