Per ritrovare nel nulla un bambino scomparso ci vuole fiuto. E Hilda e Gemma, due graziosi bloodhound, ne hanno da vendere. Tra i concreti protagonisti del ritrovamento di Allen Bernard Ganao, il bambino filippino di cinque anni scomparso tra gli impervi dintorni di Ventimiglia nei giorni scorsi, sono stati di risolutivo aiuto due imponenti cani molecolari. Hilda e Gemma hanno nove anni e sono le bandiere dell’associazione sportiva K9 Academy. Come riporta Torino Cronaca, le due cagnone sono entrate in servizio “senza tesserino”, quindi su sostanziale richiesta della macchina dei soccorsi ufficiale, in quanto la loro tenacia e la loro precisione nel fiutare piste umane, grazie a pochi oggetti appartenenti agli scomparsi, è prodigiosa.
“Non siamo operativi, siamo sportivi. Ma quando c’è bisogno, se ci chiamano, andiamo”, ha dichiarato l’istruttrice di Hilda, Patrizia Gino, al sito torinese. La donna ha spiegato che l’attivazione delle due cagne di circa 50 chilogrammi non è una passeggiata al parco con relativa pipì, ma un’attività di grande intensità fisica ed emotiva. “Avevo detto che non lo facevo più. Troppo carico. Ma per un bambino, no. Per un bambino si va”. Insomma, Hilda e Gemma si sono ritrovate fianco a fianco, coda a coda, ai loro consimili della polizia, e grazie alle incredibili capacità del loro naso, altrimenti detto tartufo, hanno tracciato le piste che hanno poi portato al ritrovamento del piccolo Allen all’interno di un casone abbandonato.
Il Bloodhound è un cane di origine belga capace di seguire piste olfattive per chilometri senza mai distrarsi; a stretto giro di naso ci sono il bassethound (il Flash di Hazzard) e il beagle. Tutte e tre le razze non solo hanno un tartufo sviluppato in grado di raccogliere informazioni su ciò che annusano, ma cruciali sono le enormi orecchie che aiutano l’animale a conservare attorno al muso le informazioni che arrivano dalle continue sniffate, selezionandole una da una.