Televisione

“Ottimo doppiatore, comico mediocre, pessimo conduttore”: l’affondo su Pino Insegno arriva da un post su X di Andrea Vianello

Il giornalista non fa il suo nome ma il riferimento è chiaro, considerando il triplo ruolo professionale di Insegno e l'orario del post, precisamente alle 19.47, proprio mentre è in onda su Rai1 il game show

di Giuseppe Candela
“Ottimo doppiatore, comico mediocre, pessimo conduttore”: l’affondo su Pino Insegno arriva da un post su X di Andrea Vianello

Poche parole ma pungenti contro Pino Insegno. Andrea Vianello non le manda a dire e su X si lascia andare a un commento molto duro nei confronti del conduttore di “Reazione a Catena“: “Ottimo doppiatore, comico mediocre, pessimo conduttore”. Il giornalista non fa il suo nome ma il riferimento è chiaro, considerando il triplo ruolo professionale di Insegno e l’orario del post, precisamente alle 19.47, proprio mentre è in onda su Rai1 il game show.

Un giudizio lapidario rilanciato e condiviso da molti, l’ex volto della Premiata Ditta è finito nel mirino dei media dopo il suo ritorno a Viale Mazzini per il legame di amicizia e la vicinanza politica alla Premier Giorgia Meloni. Per lui un doppio impegno estivo, in prima serata su Rai2 con il programma comico “Facci Ridere” e per il secondo anno consecutivo (ma si tratta della sua sesta edizione alla conduzione) di “Reazione a Catena“. L’azienda ha deciso di sostenerlo anche con un piccolo trucchetto auditel, riducendo la rilevazione del dato finale del game (diffuso come se fosse quello dell’intera trasmissione) a soli venti minuti, trucchetto che permette di gonfiare il risultato.

Nei giorni scorsi Vianello in un altro post su X aveva mosso critiche nei confronti della programmazione Rai dei prossimi mesi: “Palinsesti, palindromi e paleolitici“. Il giornalista, considerato vicino all’area politica di centrosinistra, ha lasciato l’azienda ad aprile 2025 con un accordo consensuale: “Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la “mia” Rai. Accordo consensuale. Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico”, aveva scritto sempre su X.

Nonostante l’accordo consensuale i rapporti con la nuova governance erano compromessi da tempo, il dirigente non ha nascosto le sue posizioni critiche verso alcune scelte aziendali. Nella lunga carriera in Rai ha condotto numerosi programmi (da “Mi Manda Raitre” ad “Agorà”) è stato Direttore di Rai3, vicedirettore di Rai1, direttore di RaiNews24, direttore di Rai Radio1, Rai Radio1 Sport, del Giornale Radio Rai e di Rai Gr Parlamento.

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