Addio a Michael Madsen. L’interprete fortunato e tenebroso di Le Iene e Kill Bill 1 e 2 è morto. Aveva 67 anni. Come riporta Variety, l’attore è stato trovato giovedì mattina privo di vita nella sua casa a Malibù. Ufficiosamente la causa di morte sarebbe un infarto.
Il personaggio diventato forse più popolare da quelli interpretati da Madsen è il Mr. Blonde di Le iene. Celebre è la sequenza in cui Mr. Blonde balla sulle note di Stuck in the middle with you e intanto si prepara lentamente a tagliare l’orecchio a un poliziotto imbavagliato e legato ad una sedia. Uno dei tipici momenti di suspense tarantiniani, circoscritti parzialmente in uno spazio delimitato e senza vie di fuga, con un lungo monologo come preparazione all’inevitabile, paragonabile a quando Samuel Jackson deve uccidere uno dei due ragazzetti in Pulp Fiction.
Madsen ha avuto una lunga e proficua collaborazione con Quentin Tarantino offrendogli le sue performance mai troppo accese, celate attorno al silenzioso magnetismo del suo sguardo spesso un po’ strafottente, vagamente ispirato a quel Robert Mitchum che aveva sempre amato. Madsen ha lavorato anche in The Hateful Eight e C’era una volta a … Hollywood.
Autentico stakanovista della settima arte, Madsen ha recitato in oltre 300 film in quasi cinquant’anni di carriera. Figlio di un pompiere di origine danese e di una mamma con sangue nativo americano, Madsen è nato a Chicago nel 1958 e dopo una robusta e appassionata carriera teatrale che gli ha permesso di calcare lo stesso palco di John Malkovich, ha esordito nel cinema nel 1982 con una parte di contorno in War Games- giochi di guerra. Successivamente interpreta una piccola parte in Il Migliore con Robert Redford, veste i panni di Tom Baker, un amico di Jim Morrison, nonché attore di Andy Warhol in The Doors di Oliver Stone e sempre nel 1991 è il fidanzato evanescente ma buono di Susan Sarandon in Thelma e Louise.
È però Tarantino a fornirgli il trampolino di lancio cult di Le Iene un anno dopo. Del regista di Pulp Fiction, Madsen un giorno disse: “È un grande amico, mi ha assunto cinque volte. Alcuni dei film più belle che abbia mai girato sono stati con lui. Ricorsa i suoi amici e fa risorgere attori dimenticati che la gente non vede da anni. Adoro lavorare con lui”. Successivamente interpreta il padre del protagonista in Free Willy, è uno dei fratelli di Wyatt Earp/Kevin Costner nel film omonimo diretto da Lawrence Kasdan, è coprotagonista di Donnie Brasco con Pacino e Depp.
Dopo una particina nello 007 di Lee Tamahori nel 2002 – La morte può attendere – negli anni duemila la carriera di Madsen subisce una specie di auto frenata. L’ultimo vero ruolo di primo piano ai piani alti di Hollywood è con Sin City di Robert Rodriguez, poi iniziano i ruoli in film di secondo terzo piano, horror indipendenti, e perfino titoli italiani pressoché mai distribuiti come Vento di Sicilia o un cameo nel biopic su Franco Califano, Non escludo il ritorno.
Madsen è stato anche un poeta affermato ed ha pubblicato diverse raccolte di poesie come Burning in Paradise, Expcted Rain, mentre uscirà postumo Tears for my father: outlaw rhoughts and poems. L’attore si è sposato tre volte e ha avuto cinque figli; uno di questi, Hudson, avuto con DeAnna Morgan, è morto suicida nel 2022; mentre nel 2012 Madsen venne arrestato per presunta violenza su un altro figlio all’epoca minorenne: l’attore venne trovato in stato di ebbrezza e il motivo della lite pare fosse legato all’assunzione di cannabis del figlio non voluta dal padre. Nel 2024 venne nuovamente arrestato per presunte violenza domestiche e liberato su cauzione di 20mila dollari. Due i soli rimpianti nella carriera d’attore: non aver accettato la parte di Bud White in L.A.Confidential poi andata a Russell Crowe e quel The Vega Brothers che Tarantino ha avuto in cantiere per decenni e che avrebbe dovuto vedere protagonisti i fratelli Vega ovvero Madsen che in Le Iene è si Mr.Blonde ma è anche Vic Vega e John Travolta che in Pulp Fiction e Vincent Vega.
