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Italia-Israele a Udine, l’allarme del sindaco: “Preoccupati per la sicurezza. E ribadiremo la necessità di pace”

Il primo cittadino ha espresso apprensione per la sfida di qualificazione ai Mondiali che si giocherà al Bluenergy Stadium il prossimo 14 ottobre: "C'è una guerra in corso, situazione diversa dall'ultima volta"
Italia-Israele a Udine, l’allarme del sindaco: “Preoccupati per la sicurezza. E ribadiremo la necessità di pace”
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“Udine è in grado di fare la sua parte in termini di sicurezza ma onestamente siamo preoccupati“. Ha esordito così all’Ansa il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni. Il riferimento è alla partita tra Italia e Israele valida per le qualificazioni ai Mondiali – e già decisiva per gli azzurri dopo l’esordio da incubo – che si giocherà il prossimo 14 ottobre proprio a Udine, al Bluenergy Stadium, casa dell’Udinese. “Speriamo che non ci siano rischi per la città, la situazione è diversa dalla precedente partita, c’è una guerra in atto tra Israele e Iran“, ha proseguito il sindaco.

Udine infatti è già stata teatro di un match tra la selezione azzurra e quella israeliana esattamente un anno prima, il 14 ottobre 2024. Il match di Nations League finì 3 a 1 per l’Italia. La città era stata riempita di forze dell’ordine e in giornata era sfilato un corteo pro-Palestina. “Abbiamo ribadito e ribadiremo sempre la nostra posizione a favore della pace – ha aggiunto oggi il sindaco De Toni – lo abbiamo fatto anche nella mozione approvata dalla maggioranza in consiglio comunale dove abbiamo chiesto il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani, e invitando il governo italiano a riconoscere l’esistenza dello Stato palestinese come già hanno fatto diversi stati europei e il Vaticano”.

Dopo le dichiarazioni all’Ansa, il sindaco ha detto la sua anche attraverso i propri canali social con una nota. “Abbiamo appreso della decisione congiunta di Ministero dell’Interno e di Federcalcio in merito alla prossima gara di Italia-Israele, prevista per ottobre. Prendiamo atto che la nostra città offre garanzie di sicurezza ed efficienza nell’organizzare un evento di simile portata. Tuttavia riteniamo che, considerate la recrudescenza della guerra, ormai sempre più estesa, e le difficili questioni di sicurezza che la gara con Israele implica, Udine avesse già dato il proprio contributo“.

Nella seconda parte del suo comunicato De Toni ha ribadito la posizione di Udine sul tema, parlando di “cessate il fuoco, liberazione degli ostaggi, rispetto dei diritti internazionali e umani e riconoscenza della Palestina”. Infine il sindaco ha concluso: “Se Udine ospiterà la gara della nazionale italiana, lo farà per spirito istituzionale, per rivendicare per l’ennesima volta la necessità della pace e con l’auspicio che vengano messe in campo tutte le forze necessarie per garantire lo svolgimento in sicurezza dell’evento”.

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