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Caos Nazionale, tramonta la pista Pioli. Chi sarà il nuovo ct? Tre nomi sul tavolo, c’è anche Gattuso

La Figc, incassato il no di Ranieri, è costretta a guardarsi intorno: l'attuale tecnico dell'Al-Nassr non vuole tradire la parola data alla Fiorentina. Ecco quali altri nomi vengono valutati
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Tra dubbi e valutazioni, ora la Figc ha bisogno di 48 ore di tempo per riflettere. Forse qualcosa di meno, perché nel calcio non si sa mai, ma una cosa è chiara: il no di Ranieri arrivato in mattinata ha spiazzato gli uomini della Federazione, che erano andati a letto con un mezzo sì da parte del direttore tecnico giallorosso, prima del definitivo cambio dei piani della mattina. Ranieri è persona seria (ed è per questo che Gravina aveva sùbito pensato a lui): non vuole prendere in giro nessuno e non se la sente di prendersi questo onere. E serio è anche Stefano Pioli: vuole rientrare in Italia, l’ha fatto capire a più riprese all’Al-Nassr, ma è già da settimane in parola con la Fiorentina. Che infatti in queste ultime ore non ha così tanto tremato di fronte alla voce di una sua candidatura come ct.

Futuro ct: il quasi no di Pioli

Anche in questo caso, tutto si è sviluppato in breve tempo. I contatti tra la Federazione e l’agente dell’allenatore si erano già tenuti da qualche giorno. E da qualche giorno era stato risposto: “Valuteremo”. Ma proprio perché anche l’ex Milan voleva capire bene come muoversi sia con i Viola, sia con il club arabo, a cui deve necessariamente rimanere legato fino alle prime settimane di luglio per questioni fiscali di cui, al momento, non si trova soluzione. Un tempo che la Nazionale avrebbe anche rispettato. Ma la parola data al club di Commisso ha un valore e Pioli non vuole rimangiarsela. Per questo, per quanto l’allenatore sia rimasto sinceramente lusingato, la pista tramonta sempre di più e difficilmente potrà riaprirsi.

Cuori Azzurri sulla panchina della Nazionale

L’idea è quindi quella di puntare su chi in Nazionale, da giocatore, ha fatto benissimo. E sente il peso della maglia. Cosa che Gravina ha in qualche maniera fatto notare con le sue parole di sabato scorso a Spalletti, durante il suo intervento al Festival della Serie A di Parma. L’esperienza in panchina conta, sì, ma fino a un certo punto. Il profilo è quello di un allenatore che non sia un ‘giochista’ (alla De Zerbi o Farioli, peraltro mai contattati: troppo poco tempo per assimilare schemi elaborati) ma che faccia del pragmatismo la sua arma migliore.

E tra questi c’è Rino Gattuso, al momento il candidato più forte. L’ex Milan e Napoli è reduce da una buona parentesi all’Hajduk Spalato, e dalla sua ha maggiore esperienza rispetto agli altri Campioni del Mondo come Fabio Cannavaro o Daniele De Rossi. I primi contatti sono stati presi e la Federazione sembra sempre più intenzionata ad approfondirli. In queste ore di riflessioni frenetiche (migliore espressione per spiegare l’attuale stato d’animo della FIGC forse non c’è) è suo il nome su cui si ragiona di più. E una decisione non tarderà ad arrivare.

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