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Cicloturismo: gli itinerari vincitori ai Green Road Award 2025 e alcuni tra i percorsi più belli d’Italia

Riscoprire le meraviglie che ci circondano, in sella a due ruote. Un inno alla lentezza che diventa stile di vita, ma anche alla sostenibilità e alla salute, la nostra e quella del pianeta. Dopo gli Oscar del Cicloturismo 2025, scopriamo i percorsi premiati e non solo

Testo di Elena Bittante
Cicloturismo: gli itinerari vincitori ai Green Road Award 2025 e alcuni tra i percorsi più belli d’Italia

Un cavallo d’acciaio per vivere delle bellissime avventure, ma anche un fido destriero quotidiano per doppiare le cilindrate in città, giocando d’astuzia. La bicicletta può essere una soluzione al traffico urbano, così un piacere della domenica o di una vacanza all’insegna del movimento. Le due ruote a pedali sono un incentivo per la salute, comprese le e-bike, che necessitano di un input da parte del ciclista nonostante la pedalata assistita. Una sana attività fisica dunque, e “civica”, sarebbe da aggiungere, perché la bici fa bene anche all’ambiente contribuendo a diminuire le emissioni di CO2. Il mezzo più sostenibile che possiamo scegliere può diventare un vero leitmotiv, soprattutto quando si tratta di scoprire nuove destinazioni con un ritmo che si fa stile: quella velocità moderata che accarezza il volto in una folata di libertà, quell’adagio che rivela tutta la bellezza dei paesaggi che ci circondano, e poi l’esclusività, poichè alcune località sono raggiungibili solo a piedi o in bicicletta. Ed è così che il transito diventa immersivo, un’esperienza unica, versatile e conveniente.

Sono trascorsi pochi giorni dalla Giornata Mondiale della Bicicletta (lo scorso 3 giugno), e dalla decima edizione del Green Road Award, l’Oscar del Cicloturismo 2025 (svoltosi il 30 maggio a Trieste), dove, tra 30 candidature da nord a sud Italia, la Regione Liguria ha conquistato la medaglia d’oro con la ciclopedonale Cycling Riviera, seguita dalla Ciclovia Meridiana della Basilicata, e dalla Ciclonica della Puglia. Un prestigioso riconoscimento che invita a percorrere questi itinerari così come tanti altri, per scoprire angoli e paesaggi inediti dell’Italia nascosta. Tutti in sella, il piacere sfidante delle due ruote è un’occasione bellissima, e salutare.

Oscar del Cicloturismo 2025: il podio delle ciclovie

La Cycling Riviera è il percorso ciclopedonale di 33 chilometri che collega Ospedaletti a Imperia, e appartiene al progetto della Ciclovia Tirrenica (dieci itinerari che MIT e MIBACT hanno inserito nel Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche). A dispetto di quanto si possa immaginare, considerando la morfologia costiera ligure tutta vertigini e incantevoli promontori sul mare, il percorso è pianeggiante, di ampia larghezza e ricalca il vecchio tracciato della ferrovia dismessa Genova-Ventimiglia. Si tratta di una vera e propria opera di riqualificazione che le ha valso la prestigiosa valutazione da parte della giuria tecnica degli Awards definendola: “Una ciclovia da manuale, generosa e inclusiva”. Un progetto virtuoso, sviluppato nell’ottica della sostenibilità e dell’inclusività poiché la via è accessibile a tutti, ciclisti esperti, amatori, con ridotta mobilità e pedoni, un’ottima alternativa anche per i residenti che bypassano il traffico urbano su due ruote. Un percorso che include tutti i servizi (compreso il noleggio biciclette), e attraversa le località turistiche di Sanremo, Arma di Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, Cipressa, Costarainera e arriva sino a San Lorenzo al Mare. Un andare tra fiori e scorci sul blu, borghi gioiello e stazioni ferroviarie dismesse, memorie di questo tratto costiero di ponente.

La Ciclovia Meridiana è un lungo itinerario di 295 chilometri che attraversa il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese, un omaggio alla bellezza della Basilicata, che svela un’autenticità che conquista, a patto di concepire la lentezza e di saperla contemplare. Il nome stesso “Meridiana” è stato scelto proprio per omaggiare il pensiero di Franco Cassano, un invito a “vivere nel sud” e a riformularne l’immagine come una riscoperta dell’andare adagio, assaporando il piacere della straordinaria natura e cultura che custodisce. In questo scrigno d’Italia, è facile rivelare l’essenza dei luoghi, soprattutto in bicicletta. Questo percorso a “otto” è stato appositamente progettato a due anelli per “dividere” la sua lunghezza: è possibile percorrere quello a nord, di 152 chilometri, e a sud, di 146 chilometri, entrambi dotati di punti di assistenza, postazioni di ricarica e-bike, alloggi e ristoranti, pit stop per ritrovare le energie e godere della generosa cucina regionale, un viaggio che parte da Potenza e attraversa natura, storia e il gusto di un territorio unico. All’interno del percorso principale è inoltre possibile scegliere alcuni percorsi a tema, come l’anello Parco Fluviale Val d’Agri, 18 chilometri che esplorano il fascino del fiume e degli ambienti naturali ricchi di biodiversità, e la via dell’Acqua, quasi 30 chilometri che regalano un’avventura perfetta per gli appassionati di mountain bike.

La Ciclonica è un altro lungo percorso ad anello di 350 chilometri che attraversa il Salento ionico. Siamo nel tacco d’Italia, dove la natura si ammanta di uliveti e incontra le antiche tradizioni che sfumano all’ebbrezza del Sangiovese color rubino e nella dolcezza dell’olio d’oliva, eccellenze di queste terre generose. Il consiglio, è quello di alzare i calici di vino solo all’arrivo in qualche tappa di questo magnifico itinerario che parte e arriva a Lecce, e attraversa i comuni di Alliste, Avetrana, Galatone, Gallipoli, Manduria, Nardò, Porto Cesareo, Racale, Taviano e Ugento. Anche la Ciclonica è stata suddivisa in cinque anelli più piccoli per selezionare facilmente le distanze da percorrere. I tracciati sono praticamente tutti in pianura, e il 75% delle vie sono asfaltate: salvo brevi attraversamenti su strade provinciali, i percorsi seguono principalmente stradine secondarie, ideali per un viaggio immersivo tra borghi, natura e scorci su un mare d’incanto che segna l’orizzonte ad occidente, bussola del vostro andare lungo il Salento ionico.

Altri bellissimi itinerari

La Ciclovia Pedemontana merita una menzione speciale, non solo perché è stata la vincitrice di Green Road Award lo scorso anno, ma perché è un percorso da non perdere se desiderate scoprire il Friuli Venezia Giulia. L’itinerario segue una linea immaginaria che delimita l’arco alpino regionale, 180 chilometri nel verde, da Sacile a Gorizia-Nova Gorica in Slovenia. Natura ma anche cultura di una regione di rara bellezza, con tappe a Maniago, Gemona del Friuli, Toppo di Travesio, inserito nei Borghi più Belli d’Italia, e Cividale del Friuli, perla di longobarda memoria che custodisce patrimoni UNESCO. Soste all’insegna della storia, ma anche del buon cibo accompagnato da vini Doc: le osterie friulane rientrano di diritto nella cultura del “ben stare”, un inno all’enogastronomia che propone piatti genuini e mai scontati, frutto di un felice incontro tra tradizione mitteleuropea, veneta e slava, con quel tocco unico dato dal sapere popolare. Dopo tanto pedalare, premiatevi con una gubana, il dolce tipico dall’inconfondibile forma a chiocciola, simbolo e delizia di queste terre.

Sempre per il gusto di pedalare, in tutti i sensi, da appuntare anche la Ciclovia BAR to BAR, ovvero “la Barbaresco – Barolo”, che agli Oscar del Cicloturismo 2025 ha ricevuto la menzione speciale “Stampa e comunicazione”. Questo itinerario piemontese la dice lunga già dal nome: 124 chilometri, 7 tappe con partenza e arrivo ad Alba. E se l’associazione al tartufo risulta lapalissiana, è interessante scoprire questo percorso che attraversa i paesaggi vitivinicoli più belli della regione, quelli patrimonio UNESCO delle dolci colline Langhe-Roero e Monferrato, perfetto esempio di geografia umana che rappresenta l’interazione tra uomo e ambiente. Vigneti e buon vino ma anche borghi e castelli, memorie di un affascinante passato che rendono queste terre di signorile bellezza, meraviglie di un territorio da scoprire lungo due percorsi, uno più breve e uno più lungo, adatto ai riders esperti, che spazia anche in tracciati off-road, perfetti per gli appassionati di mountain bike.

Experience su due ruote: storia, natura e adrenalina

Chi desidera viaggiare “nel passato”, da appuntare il Gran Tour del Lazio. Questo itinerario appare di ottocentesca ispirazione, perfetto per riscoprire le meraviglie della nostra cultura, proprio come i rampolli dell’élite europea di un tempo, ma questa volta non in carrozza, in sella ad una bicicletta. Questo affascinante percorso conta la bellezza di oltre 1.000 chilometri che attraversano la regione partendo da Roma per poi attraversare le cinque province laziali con numerosissime tappe, intercettando i cammini più famosi, come quello di San Benedetto e la via Francigena. 18 itinerari, tutti con ritorno nella città eterna, un vero e proprio viaggio nella storia.

Tutt’altra esperienza all’insegna dell’avventura nella località altoatesina di Plan de Corones. Il “panettone” delle Dolomiti, così chiamato per l’inconfondibile forma tondeggiante che spicca tra Brunico, San Vigilio e Valdaora, è il preludio di discese adrenaliniche sulla neve in inverno, e salti mozzafiato in estate, ovviamente su due ruote: il Bike Park Plan de Corones è il punto di riferimento per tutti gli appassionati di mountain bike Gravity. Qui l’experience è assicurata lungo i 18 trails che attraversano i boschi sfidando pendenze e discese mozzafiato. Per la stagione estiva 2025, è stato aperto l’impianto Kronplatz 2000, che dà accesso al Herrnsteig, il sentiero più rappresentativo, una delle tracce più lunghe, varie e sfidanti del panorama Gravity nazionale e internazionale.

Anche Livigno in estate si trasforma in un place to be per riders capace di regalare emozioni forti. Al Mottolino Bikepark, l’adrenalina prende forma lungo gli oltre 14 trails disegnati per beginner, expert e pro. Già l’incipit dell’esperienza è un brivido: si sale con la nuova cabinovia fino a 2.400 metri. Da lì, una rete di percorsi tecnici, salti, strutture North Shore e il leggendario tracciato della World Cup 2005 aspettano chi ama sfidare i propri limiti. In alternativa “bike to freedom” al Carosello 3000 e Sitas che propongono un’esperienza di riding più fluida e panoramica, immersiva e accessibile con percorsi per tutti tra i silenzi alpini. Livigno è il paradiso anche per chi pratica road bike e per i nostalgici dei grandi campioni: qui si pedala sulle stesse strade leggendarie che hanno fatto la storia del ciclismo, e tutt’oggi si svolgono gare come la Bike Transalp e il Giro d’Italia, tra passi iconici, curve epiche e pendenze impegnative. La bicicletta è una passione che appartiene alla memoria collettiva, un piacere da scoprire e riscoprire pedalando in ogni dove.

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