Una scena che ha dell’incredibile, immortalata dalle telecamere di sicurezza e diventata immediatamente virale sui social media: un elefante selvatico di grosse dimensioni che, nel cuore della notte, entra con apparente nonchalance in un minimarket e si serve direttamente dagli scaffali. È successo a Pak Chong, una cittadina a nord di Bangkok, in Thailandia, e il protagonista indiscusso è Plai Biang Lek, un maschio di elefante ben noto agli abitanti della zona.
Il “raid” notturno è avvenuto intorno alle 3 del mattino. Come si vede nel filmato, il gigantesco Plai Biang Lek, la cui testa sfiorava il soffitto del piccolo negozio, ha varcato con calma la soglia, ha curiosato tra le strette corsie e, dopo aver “frugato” tra gli snack in offerta, ha afferrato con la proboscide alcuni pacchi di cracker di riso e un paio di uova. Compiuta la sua “spesa”, si è poi allontanato con la stessa regale tranquillità con cui era entrato, lasciando sbigottiti i presenti. Plai Biang Lek, come riporta il quotidiano locale Khaosod English, vive nel vicino Parco Nazionale di Khao Yai e spesso lascia l’area protetta per cercare cibo nelle zone limitrofe. “I locali sono abituati a vedere Plai Biang Lek passare vicino a questo particolare negozio, ma non aveva mai tentato di entrare prima“, ha sottolineato il giornale. “Questa volta, però, Plai Biang Lek ha sorpreso e allarmato i residenti e il proprietario del negozio entrando direttamente all’interno”. Non è la prima volta, comunque, che il pachiderma si rende protagonista di simili “visite”: già nel 2023 era stato avvistato mentre faceva irruzione in un ristorante della zona, mentre i proprietari dormivano.
Sebbene gli avvistamenti di elefanti nei pressi dei centri abitati non siano una rarità in Thailandia, l’ingresso di un animale di tale stazza all’interno di un esercizio commerciale è decisamente insolito. Le autorità locali, pur sottolineando la singolarità dell’episodio, hanno colto l’occasione per invitare nuovamente i residenti a mantenere le distanze dagli elefanti selvatici e, soprattutto, a non offrire loro cibo. Questo per evitare di alterare il loro comportamento naturale e per scongiurare reazioni imprevedibili che potrebbero mettere a rischio la sicurezza delle persone.