Migranti “spiati” attraverso telecamere usate in incognito: i favori “informali” chiesti dal governo Usa alla polizia

L’agenzia federale per l’immigrazione degli Stati Uniti (ICE) starebbe sfruttando una rete nazionale di telecamere “intelligenti”, installate per leggere le targhe dei veicoli, per identificare e tracciare migranti sul territorio americano. Tutto senza alcun mandato giudiziario né accordi formali con la società che produce e vende i dispositivi, Flock Safety. L’ICE accede al sistema chiedendo “favori informali” a funzionari della polizia locale, che effettuano le ricerche su indicazione dell’agenzia. È il punto d’arrivo di un’inchiesta di 404 media, che getta luce su una pratica opaca, potenzialmente fuorilegge in alcuni stati dell’Unione.
Flock Safety è un’azienda privata che vende sistemi di lettura automatica delle targhe (ALPR) a oltre 5mila dipartimenti di sicurezza pubblica. Questi dispositivi registrano automaticamente marca, modello e colore di ogni veicolo in transito. Le telecamere vengono impiegate dalle forze dell’ordine locali nel contrasto a reati come furti d’auto o sequestri di persona. Grazie all’intelligenza artificiale gli agenti possono inserire delle parole d’ordine e risalire alle foto che stanno cercando. Ma sono tenuti a tenere traccia di tutte le ricerche effettuate.
404 media attraverso il meccanismo FOIA (la legge federale che consente di richiedere l’accesso ai documenti detenuti dalle agenzie federali, ndr) ha potuto consultare le banche dati del Dipartimento di polizia di Danville, Illinois. Il registro mostra che funzionari di sicurezza di tutto il paese hanno effettuato degli accessi alla rete di telecamere che copre la città. E in almeno 4.000 casi le parole indicate dalla polizia per istruire l’Ia e mirare la ricerca erano legate, direttamente o indirettamente, al contrasto all’immigrazione irregolare: “immigration”, “illegal immigration” et similia. Alcuni funzionari raggiunti da 404 media hanno rivelato che queste ricerche sono state effettuate su richiesta diretta o “informale” dell’ICE.
Ma tra l’agenzia per l’immigrazione e Flock Safety non c’è alcun accordo commerciale: i dispositivi prodotti dall’azienda vengono venduti, ufficialmente, agli apparati di sicurezza locale. Va specificato che per accedere a queste telecamere le autorità (locali/federali) non hanno bisogno di un mandato giudiziario: si tratta di una deroga che l’associazione American Civil Liberties critica da anni. Ed oltre a questo potenziale cortocircuito di ordine generale gli attivisti mettono in evidenza il fatto che l’ICE, in questo specifico contesto, operi tramite richieste informali e senza un accordo ufficiale, quindi, in maniera non trasparente.
Jay Stanley (ACLU) ha denunciato un vulnus di trasparenza lesivo, a giudizio dell’associazione, per i diritti dei cittadini: “Immagino ci siano molti residenti che accettano di usare i lettori di targhe per catturare un rapinatore, ma resterebbero scioccati se sapessero che le telecamere della loro comunità sono diventate parte dell’infrastruttura nazionale di sorveglianza dell’ICE”. Ma il punto focale della controversia è che in alcuni Stati come l’Illinois l’uso dei dati raccolti da ALPR per il contrasto all’immigrazione è vietato dalla legge. Il capo della polizia di Danville ha dichiarato a 404 Media che il suo dipartimento rispetta questa norma. Eppure, riporta il giornale, nelle banche dati di Danville a cui ha avuto accesso risultano ricerche fatte da altri dipartimenti per motivi chiaramente legati all’immigrazione.
Edwin Yohnka, direttore dell’ACLU Illinois, ha dichiarato: “È inquietante vedere quanti dipartimenti da ogni angolo degli Stati Uniti abbiano cercato nelle telecamere dell’Illinois.” Molti funzionari interrogati da 404 media si sono difesi spiegando che non sempre l’uso della parola “immigrazione”, nel database del sistema, implica che venisse utilizzato per tracciare o identificare migranti irregolari (dunque, in violazione della legge). Anche sotto l’amministrazione Biden sono state effettuate ricerche in materia, ma mai utilizzando come input la parola “immigrazione”: queste sono tutte successive, riporta 404 media, all’insediamento del presidente Trump.