Non è la prima volta, non sarà l’ultima. Perché Eric Clapton alla causa palestinese ha dedicato un brano, Prayer of a Child, e perché con la sua Stratocaster dipinta di rosso, verde, nero e bianco è salito sul palco in tante occasioni. Lo aveva fatto lo scorso giugno al Lucca Summer Festival, lo ha fatto anche ieri sera, al Forum di Assago, Milano e per una larga parte del live, da metà e fino alla fine.
Un segnale, una presa di posizione quella di Clapton che non è noto per parlare molto durante i concerti ma che sulla situazione di Gaza si era espresso lo scorso anno intervistato da David Spuria, uno youtuber americano che conduce il popolare programma Real Music Observer: “Israele controlla il mondo, Israele tira le fila”. E parlando della chitarra coi colori palestinesi aveva spiegato: “Stiamo facendo una cosa durante questo tour che avevo scritto originariamente come tributo a Jeff Beck (il riferimento è al brano Blue Dust, ndr). L’ho suonata a un concerto in suo onore e poi non l’ho più eseguita. Ma per questo tour la sto riproponendo sotto un’altra veste. È lo stesso brano, ma l’ho dedicato alla situazione a Gaza. Si chiama Blue Dust, perché probabilmente è tutto ciò che ne resterà. E lo suono con una chitarra dipinta come la bandiera palestinese”.
Foto da Twitter