Camere panoramiche affacciate su orsi polari, trichechi e cervi; suite immerse in ambienti innevati artificiali o lodge a contatto diretto con i bacini acquatici. Si tratta della proposta concreta del resort Pairi Daiza, uno degli zoo più noti del Belgio. Per poco più di 100 dollari a notte (88 euro), i visitatori possono dormire accanto agli animali, osservarli anche di notte, a pochi centimetri di distanza. “Ci concentriamo sulla qualità delle nostre strutture per gli orsi polari, sul nostro impegno nella lotta al cambiamento climatico e sui nostri sforzi per aumentare la consapevolezza sulle minacce alla biodiversità”, ha dichiarato il resort.
La formula piace, almeno dal punto di vista commerciale: oltre 100 camere, tutte con vista su habitat popolati da oltre 7.500 animali, suddivisi in aree tematiche che spaziano dall’Africa al Polo Nord. Luxury Travel Daily lo definisce “un’esperienza esclusiva”, ma il rischio è che dietro la parola “esclusivo” si nasconda una forma moderna di “spettacolarizzazione della natura”.
Il problema, infatti, è lo stress. Rumore, luci artificiali, presenza umana costante. Gli animali, spesso notturni o abituati a spazi aperti, vengono esposti 24 ore su 24 agli sguardi e ai flash dei visitatori. “Il benessere animale non si misura con la pulizia delle gabbie o la scenografia degli habitat artificiali”, spiegano gli attivisti contrari al progetto. Il rischio è di compromettere comportamenti naturali, fino a generare alterazioni irreversibili.