“Confessai a mia moglie piangendo che mi ero innamorato del mio migliore amico. Era il cameraman dedicato al mio primo piano”. Alessandro Cecchi Paone torna a parlare del suo coming out e del suo primo amore per un uomo e lo fa alla vigilia dell’uscita de I colori della libertà – La mia vita per i diritti di tutti, in cui racconta senza filtri la sua vita, le sue battaglie e i suoi incontri. Che anticipa in una lunga intervista al Corriere delle Sera nella quale svela alcuni dettagli intimi, a cominciare dal pranzo in cui rivelò ai genitori la sua omosessualità.
IL COMING OUT DI ALESSANDRO CECCHI PAONE
I primi a restare senza parole per il coming out di Cecchi Paone furono i genitori. Davanti al “mamma, amo un uomo”, la risposta della madre fu tranchant: “Impossibile, non sei nato così”. Il padre invece rimase interdetto, poi azzardò: “Non sarà che tra voi si è spenta la passione?”. Alla moglie Cristina, con cui è stato sposato per dieci anni, invece, lo confessò sul divano scoppiando a piangere: “Avevo il terrore di perderla. Mi ero innamorato del mio migliore amico”, racconta al Corriere. Lei la prese male, uscì con l’auto, tornò dopo ore annunciando che se ne sarebbe andata e che per un anno non avrebbe più voluto né vederlo né sentilo. “Così è stato. Tosta, ma ha fatto bene. Passato il dolore, abbiamo costruito un altro affetto. Adesso siamo come parenti, guai a chi me la tocca, ha ancora le chiavi di casa”. Ora sono in buoni rapporti, “siamo come parenti”.
L’AMORE CON IL SUO CAMERAMAN
Cecchi Paone capì di essere gay quando s’innamorò di quello che era il cameraman dedicato al suo primo piano: “Forse con questo quotidiano guardarci negli occhi ci siamo accarezzati l’anima. Diventammo migliori amici, uscivamo in 4: io e Cristina, lui e la compagna. In vacanza insieme. Un giorno siamo partiti soltanto io e lui. E la notte ci siamo ritrovati nello stesso letto. Fui sopraffatto da una grande felicità. Chiaro che in me c’era un bisogno inespresso, altrimenti non avrei provato una gioia così clamorosa”. Ma l’amore tra di loro durò solo sei mesi: “Poi ci siamo lasciati e persi di vista. L’anno scorso mi ha cercato per dirmi che si è sposato con una donna”.
LA REAZIONE DI BERLUSCONI
Il coming out pubblicò lo fece nel 2004, lasciando molti senza parole. A cominciare dal suo analista, che gli disse: “Ah, ora ti piacciono i maschi. Che sarà mai”. E lo inserì nella categoria dei “bisessuali diacronici”. “Solo un amico mi disse: ‘Lo avevo capito, avevi più sensibilità del maschio medio romano’. Un altro chiese: ‘Ma come ti è successo?’, come se avessi avuto un incidente”. La reazione che lo sorprese di più fu quella di Silvio Berlusconi: “Mi lodò: ‘Hai fatto bene, conta su di me’. Non me lo aspettavo. Fu fondamentale. Era molto avanti, lui, supermacho. Ribadì che i diritti sono patrimonio della destra libertaria che non è omofoba”.
L’AMORE CON SIMONE E LA SCOPERTA DELLA PATERNITÀ
Dopo flirt, passioni e storie lampo, l’amore vero lo ha trovato con Simone, che ha sposato nel 2023. La differenza d’età, trentotto anni meno di lui, ha fatto dubitare molti: “Mi dicevano: ‘È giovane e bello, impazzirai, ti tradirà’. Invece non ho paura, sono sereno, il geloso è lui, non si sente abbastanza attraente per me”, racconta. Simone ha una figlia, Melissa, grazie alla quale il giornalista ha scoperto le gioie della paternità: “Io che di solito non amo le rotture di scatole, con lei mi sono sciolto come il burro. I primi, affettuosissimi “no” sono stati i miei, all’inizio era stupita, ora ha accettato il mio ruolo educativo. Noi tre siamo una famiglia meravigliosa. Per questa legge crudele non posso adottarla, per me è un grande dolore”. Un dolore acuito dalla distanza, perché, dopo due anni felici, gli equilibri sono cambiati: “La madre ora la vuole nelle Marche, così mio marito fa avanti e indietro e ci vediamo nel weekend. Senza l’adozione non ho titolo legale. Chi sono io per la bambina? Niente”.