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Botta e risposta tra Eleonora Daniele e l’avvocato della testimone di Garlasco a Storie Italiane: “La manipolazione non mi piace”, “Non le consento la maleducazione” – VIDEO

La conduttrice ha ospitato Stefano Benvenuto, legale della nuova testimone nel caso del delitto di Garlasco, ma i toni si sono ben presto infuocati

di Emanuele Corbo
Botta e risposta tra Eleonora Daniele e l’avvocato della testimone di Garlasco a Storie Italiane: “La manipolazione non mi piace”, “Non le consento la maleducazione” – VIDEO

Nervi tesi a “Storie Italiane”. La puntata del programma d’informazione di Rai1 in onda il 22 maggio vede uno scontro tra la conduttrice Eleonora Daniele e Stefano Benvenuto, avvocato della nuova testimone nel caso del delitto di Garlasco. Stando a quel che nella giornata di ieri le agenzie avevano riportato, la teste avrebbe fornito in Procura dettagli sui rapporti – tutt’atro che idilliaci – tra Stefania Cappa e sua cugina Chiara Poggi, morta nella villetta di via Pascoli il 13 agosto 2007. Eleonora Daniele ospita in collegamento l’avvocato per saperne di più, ma ben presto i toni si accendono.

“Non posso rivelare il contenuto di queste dichiarazioni” spiega il legale, “però posso evidenziare che insieme alla signora le abbiamo ritenute di fondamentale importanza per ricostruire quello che….”, “Beh, due sono emerse ieri dalla stampa, sono state diffuse” lo interrompe la giornalista in studio. “Non so da dove sono emerse, perché le ricordo che essendo momento di indagine molto delicato è sottoposto a un segreto istruttorio” osserva lui, e da questo momento in poi inizia un serrato botta e risposta tra di loro.

Daniele: “Guardi, non lo deve ricordare a me, io però le assicuro avvocato che in quell’agenzia che io ho letto ieri non solo c’era il suo nome, ma c’erano due frasi riportate, allora vorremmo capire e accertarci in questo momento che non siano state riportate da lei”.

Benvenuto: “No, no, assolutamente. Se le agenzie sono venute a sapere per vie indirette o per vie traverse, cosa che capita molto spesso anche in altri casi, questa è un’altra questione, però io sottolineo anche che l’operato di altri vostri colleghi non è stato corretto dal punto di vista giornalistico”

D: “Stavo parlando solamente delle primissime notizie che sono uscite ieri, visto che ero in diretta e le ho lette io personalmente, e siccome era riportato il suo nome accanto a quelle dichiarazioni, allora lei mi sta dicendo una cosa molto importante in questo momento che non è stato lei a diffonderle”.

B: “Ma ci mancherebbe. Non ho capito neanche il contenuto di questa domanda”.

D: “No, no, il contenuto è molto chiaro. Il problema è che se lì c’era scritto che è stato lei a diffonderle e poi non è stato lei, allora c’è evidentemente una fuoriuscita di notizie da altre parti”.

B: “È male informata. Non capisco il contenuto della sua domanda dove vuole andare a parare. Lei ha insinuato delle cose che non sono vere”.

D: “No, io non ho insinuato nulla”.

B: “Se lei non fa parlare… Io non amo le conversazioni sovrapposte. Secondo me lei non è informata sui fatti… Scusi non mi interrompa, perché è maleducazione, dal punto di vista professionale è una cosa molto scorretta, perché lei dovrebbe riportare le notizie vere. La manipolazione a me non piace… Se vuole, io continuo a parlarle, se non le interessa me lo dica che io ho altre cose più importanti da fare”.

La conduttrice cerca di riprendere le fila della questione: “Ci fa piacere che non sia stato lei a diffondere queste notizie. La ringraziamo di averci dato questa informazione, cosa che era diversa ieri rispetto a quanto emerso dalle prime agenzie uscite. Poi quello che hanno fatto i miei colleghi dopo, francamente, io non lo so e nemmeno mi interessa. Cerchiamo di dare delle informazioni corrette, dunque, è il motivo per cui lei è qui in diretta oggi. Prego, avvocato”. Il legale ribatte: “Eh, mi dica lei le domande. Mi scusi eh, però, è un’arte l’essere giornalisti. Lei guardi che secondo me ha sbagliato grandemente oggi. Comunque mi dica, io sono qua disponibile”. A questo punto si inserisce l’inviato di “Storie italiane”che prende la parola: “Ieri abbiamo intervistato l’avvocato, eravamo presenti, è stato molto disponibile e ha ribadito sempre e comunque dall’inizio alla fine il fatto che lui, ovviamente, non potesse dare nessun tipo di informazione, né confermare né smentire per non condizionare le indagini”.

“Ringrazio il suo collega che dal punto di vista oggettivo e non soggettivo ha riportato questi fatti. Comunque, stendiamo un velo pietoso sulle sue domande e passiamo oltre” rincara la dose Benvenuto. È la goccia che fa traboccare il vaso. La conduttrice non ci sta più: “Guardi la maleducazione io non la consento, per cui la ringrazio delle sue risposte nelle quali non mi riconosco perché io non sono stata maleducata con lei, le ho fatto delle domande”. Quindi, di fronte all’avvocato che cerca di tagliare corto dicendo: “Andiamo oltre, mi scusi ho delle cose da fare molto importanti”, la giornalista lo congeda: “Con grande educazione la ringrazio per quello che ci ha voluto raccontare”.

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