Justin Bieber sta sicuramente attraversando un momento difficile della sua vita tra presunti abusi di sostanze, un matrimonio turbolento e soprattutto problemi finanziari. Ma c’è anche la spada di Damocle sulla testa riguardo al processo spettacolare che vede protagonista il suo ex talent scout, Puff Daddy. Bieber, al momento, non è stato chiamato come testimone, ma la convocazione potrebbe arrivare a sorpresa.
Ma i problemi non sono finiti. Ci sarebbero, dietro le quinte del personaggio Bieber, anni di lotte di potere mosse da denaro, lealtà, religione e tradimenti, che coinvolge anche il suo ex manager Scooter Braun. L’atteso documentario “TMZ Investigates: What Happened to Justin Bieber?“, disponibile sulla piattaforma Hulu, approfondisce questa complessa situazione, frutto di mesi di indagini e interviste con persone vicine all’artista.
Da quello che si evince dal documentario è che Justin Bieber fa i conti con le conseguenze del successo raggiunto a soli 15 anni. Secondo le stime, l’artista canadese avrebbe maturato una fortuna compresa tra i 500 milioni e il miliardo di dollari nell’arco della sua carriera. Tuttavia, nuove indiscrezioni rivelano la sua attuale crisi finanziaria, oltre agli effetti psicologici subiti a causa del vertiginoso successo.
Secondo una recente indagine di PricewaterhouseCoopers (PWC), il cantante avrebbe oltre 8,8 milioni di dollari di debiti nei confronti del suo ex manager Scooter Braun, con il quale ha interrotto la collaborazione due anni fa. L’ingente debito sarebbe legato a un prestito per la cancellazione del Tour “Justice” nel 2022.
Il portavoce del cantante ha respinto le voci, definendole “speculazioni infondate”. Per far fronte ai suoi impegni finanziari, Bieber sarebbe stato costretto a vendere il suo intero catalogo musicale, guadagnando circa 200 milioni di dollari. Di conseguenza, i diritti d’autore sulle sue canzoni, da “One Time” alle più recenti, sarebbero ora in mano a terzi.
