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“Non porto più mio figlio al parco perché ci sono le gang. Ora a Milano evito anche piazza Gae Aulenti”: lo sfogo di Lodovica Comello

L'attrice ha raccontato il suo legame con Milano le trasformazioni negli anni

di F. Q.
“Non porto più mio figlio al parco perché ci sono le gang. Ora a Milano evito anche piazza Gae Aulenti”: lo sfogo di Lodovica Comello

È arrivata a Milano nel 2009, con quattro compagne e tanti sogni. Lodovica Comello, oggi 35 anni, racconta al Corriere della Sera il suo legame con la città e le trasformazioni che ha vissuto da quando ha messo piede nel capoluogo lombardo. All’inizio fu un approdo difficile: “Cercavamo casa in zona Città Studi. Le agenzie ci hanno mostrato una serie impressionante di stamberghe, al limite del fatiscente. Ciondolavamo in strada pensando: davvero Milano per noi offre questo?”.

Poi, il colpo di fortuna: “Abbiamo visto l’annuncio di un appartamento in via Settembrini, bello e luminoso: colpo di fulmine. Tra noi quando parliamo di quel primo alloggio lo chiamiamo l’Eden”. Era ancora un’epoca in cui “il prezzo era di 300 euro a testa”, ma oggi, sottolinea “Milano ha prezzi restringenti. Ho amici che hanno deciso di andarsene perché i costi sono troppo alti”.

Nata a San Daniele del Friuli, Comello è passata per l’Argentina, dove ha raggiungo la fama con la storica serie Disney “Violetta”. Ma è a Milano che ha costruito la sua vita adulta. Dal 2017 abita all’Isola, in una casa acquistata con il marito Thomas Goldschmidt, produttore.

Il periodo era ancora favorevole. Poco dopo i prezzi si sono impennati”, ricorda. Eppure qualcosa è cambiato. “Con Teo, nato 5 anni fa, ho fatto fatica ad abituarmi all’idea di frequentare sempre quei tre parchetti: sono cresciuta in un contesto campagnolo e vorrei più verde”.

Il vero nodo, però, è la sicurezza. All’Isola, spiega, “la zona con il cerchio delle altalene è off limits: i bambini non hanno posto perché lo spazio è occupato da gang di ragazzi. Molti genitori hanno smesso di frequentarlo”. Non è solo una percezione. “In piazza Gae Aulenti passavo spesso. Ora con Teo evito. Non mi sento al sicuro, nemmeno al sabato pomeriggio che in teoria sarebbe un momento tranquillissimo”. Comello è grata alla città, ma non tace le difficoltà. Milano resta “una grande città e offre tanto, lo so bene”, conclude.

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