Musica

Mia Martini vittima di odio, ipocrisia e dicerie assurde: a trent’anni dalla morte si sente ancora il vuoto nella musica italiana. Un’opera per celebrarla

La raccolta “Tarab” (in arabo significa "divertirsi con la musica", ndr) con canzoni inedite e interpretazioni alternative di brani già noti proposti con nuovi arrangiamenti

di Andrea Conti
La vita di Mia Martini tra luci e ombre - 3/3

La vita di Mia Martini tra luci e ombre - 3/3

Classe 1947, nata a Bagnara Calabra, da papà Giuseppe (un insegnante di latino e greco) e da mamma Maria (maestra di scuola primaria). ‘Mimì’, all’anagrafe Domenica Rita Adriana Bertè, era la secondogenita di quattro figlie. Tra queste, la cantautrice Loredana Bertè, che da sempre non perde occasione per ricordare la sorella. Martini ha messo piede nel mondo della musica negli Anni 60. Ha iniziato a farsi notare negli Anni 70, presentando il brano ‘Minuettò al Festival di Sanremo del 1972 condotto da Mike Bongiorno. Non ha vinto quell’edizione, eppure da quel momento la sua carriera è decollata. In quel periodo, spazio anche all’amore con il cantautore Ivano Fossati. Una relazione che è terminata a causa della gelosia di lui, come ha dichiarato più volte Mimì. Nei primi Anni 80 a stroncare la sua carriera sono state le maldicenze sul suo conto. Le dicevano che portava jella. E l’artista non è più riuscita ad andare avanti. In una vecchia intervista ha raccontato: “C’era gente che aveva paura di me, che rifiutava di partecipare a manifestazioni nelle quali avrei dovuto esserci anch’io. Mi ricordo che un manager mi scongiurò di non partecipare a un festival, perché con me nessuna casa discografica avrebbe mandato i propri artisti. Eravamo ormai arrivati all’assurdo, per cui decisi di ritirarmi”.

Poi il ritorno nel 1989, anno in cui ha raggiunto il grande successo con ‘Almeno tu nell’universò, presentato a Sanremo. Torna al festival nel 1990, bissando il successo dell’anno precedente interpretando ‘La nevicata del ’56’. Tra i moltissimi brani che continuano ad attraversare il tempo ci sono anche ‘Cù mmè, in duetto con Roberto Murolo, e ‘Gli uomini non cambianò, presentato a Sanremo del 1992. Nel 1995 è stata trovata morta nella sua abitazione dal manager Nando Sepe. La Procura aveva aperto un’inchiesta e il decesso era stato attribuito a un arresto cardiaco. Tutt’oggi le cause sono ancora avvolte nel mistero. Negli anni si sono susseguite diverse ipotesi, si è parlato di un’overdose ma anche di un suicidio, che la famiglia ha sempre smentito. A partire dalla sorella Loredana. Con Mia Martini ha avuto un legame stretto fatto di alti e bassi, ma ha sempre rimpianto di non esserle stata accanto: “Il telefono di casa iniziò a squillare ma non risposi. Quella sera morì Mimì e io rimarrò sempre con il dubbio di aver perso la telefonata della vita”. Questo “non me lo potrò mai perdonare”

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