Cinema

Elio Germano miglior attore ai David di Donatello, la dedica politica a chi lotta per la dignità

"Una persona povera deve avere la stessa dignità di una persona ricca, un nero la stessa dignità di un bianco, una donna la stessa dignità di un uomo, un italiano la stessa di un straniero. E permettetemi di dire: un palestinese la stessa dignità di un israeliano”

di F. Q.
Elio Germano miglior attore ai David di Donatello, la dedica politica a chi lotta per la dignità

“Elio!”. Claudio Santamaria sembra proprio Sophia Loren quando consegna l’Oscar a Roberto Benigni per La vita è bella (“Roberto!”). Germano, sesto David su undici candidature, si toglie la sciarpetta colorata e va a ritirare il David come miglior attore per il suo Enrico Berlinguer in Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre.

“Volevamo raccontare tanto del nostro paese. Una storia che non si conosce di tutte le persone, uomini e donne, che hanno ottenuto conquiste democratiche lottando con i loro corpi, volti, e non avendo paura di niente e nessuno. E gli dobbiamo tanto perché questa nostra democrazia viene dalle battaglie del movimento operaio, studentesco, femminista” ha iniziato rapido, prendendola larga, l’attore romano. “Voglio dedicare questo premio a tutte queste persone che ogni giorno lottano per raggiungere quella parità di dignità che è scritta nella nostra Costituzione. Vuol dire che tutte le persone devono essere degne allo stesso modo. Una persona povera deve avere la stessa dignità di una persona ricca, un nero la stessa dignità di un bianco, una donna la stessa dignità di un uomo, un italiano la stessa di un straniero. E permettetemi di dire: un palestinese la stessa dignità di un israeliano”.

di Davide Turrini

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