“Penso sia una teoria plausibile che Donald Trump assomigli a quel tipo di coniuge abbandonato— magari per qualcun altro —che poi uccide l’ex partner perché, se non può averla lui, allora non può averla nessuno”. A parlare così è stato Sean Penn ospite de noto podcast Substack condotto da Jim Acosta. L’attore, come riporta tra gli altri Rolling Stone Usa, ha espresso preoccupazione sull’operato del tycoon e ha parlato di “immaginarci gli scenari peggiori”: “Credo che Trump e il suo solipsismo abbiano un rapporto simile con il mondo: questa distruzione è in parte una dimostrazione di forza e in parte un intento di congedo finale”.
L’attaccamento al potere dell’attuale Presidente degli Stati Uniti, secondo Penn, sarebbe tale che “potrebbe tentare di distruggere il mondo prima che la vita abbia la meglio su di lui”. L’attore ha parlato poi del film Words of War che racconta la storia della giornalista russa Anna Politkovskaja, assassinata nel 2005 a Mosca: “Chi pensa che una cosa del genere non possa succedere qui non ha studiato i segnali che indicano chiaramente che potrebbe accadere, a meno che le persone non si informino e si attivino. Nel nostro Paese stiamo iniziando ad assaporare ciò che i russi hanno vissuto”.
Il premio Oscar ha sostenuto numerose cause progressiste e ha criticato pubblicamente Donald Trump anche in passato. Nel 2018 ha scritto un editoriale per TIME Magazine in cui definiva il Presidente degli Stati Uniti un “nemico della compassione”.
