Milano, “ha ucciso la mamma”: bimba di 10 anni chiama il 118 e fa arrestare il padre. Lei lo aveva denunciato nel 2022
Una bimba di 10 anni ha chiamato il 118 dicendo che la madre era stata uccisa dal padre, facendolo in questo modo arrestare. È accaduto sabato sera a Settala, alle porte di Milano. Il corpo senza vita della donna, 43enne di origine marocchina, è stato trovato all’interno di un appartamento con diverse ferite da taglio. Secondo una prima ricostruzione, la madre è stata uccisa mentre si apprestava ad andare a dormire ed era già in pigiama: il cadavere era in camera da letto, vicino al materasso appoggiato per terra. Trovato anche il coltello con cui l’uomo l’ha colpita a morte almeno una dozzina di volte. “L’ho ammazzata, l’ho ammazzata”, ha detto il 50enne mentre veniva arrestato dai carabinieri. L’uomo, quando è stato bloccato, era ubriaco.
La bambina ha chiamato per chiedere aiuto verso le ore 23, ma il delitto risalirebbe a un paio di ore prima. Al loro arrivo sul posto, i carabinieri della compagnia di San Donato Milanese hanno trovato la piccola che usciva dal palazzo, seguita dal padre. Il marito è stato arrestato per omicidio aggravato e accompagnato nel carcere di San Vittore: sul posto è andato anche il pm di turno a Milano, Antonio Pansa, che nelle prossime ore invierà al gip la richiesta di convalida dell’arresto. La bambina, illesa, verrà sentita in un’audizione protetta assistita da uno psicologo, tramite la magistratura minorile. E sarà affidata a uno zio materno.
Sull’omicidio indagano i carabinieri della compagnia di San Donato Milanese e del nucleo investigativo del comando provinciale di Milano. L’appartamento in cui viveva la famiglia, due stanze, cucina, soggiorno e bagno, è ora sotto sequestro. I militari hanno già raccolto alcune testimonianze, tra cui quella di una vicina che avrebbe riferito che il 50enne era molesto in quanto beveva molto: “Ho avuto un episodio con lui, si è tagliato e mi ha imbrattato la porta e i muri della scala, non c’erano moglie e figlia in quei giorni, gli ho fatto un esposto in caserma“, ha raccontato a LaPresse Emanuela Collini, dirimpettaia della 43enne uccisa a coltellate.
“Il marito beveva, si poteva evitare. Io li avevo già chiamati un anno fa perché se l’era presa anche con me” ma i carabinieri “non venivano spesso, secondo me perché la moglie aveva paura, quindi evidentemente non venivano mai chiamati”, ha detto a LaPresse un inquilino del palazzo di Settala. “Alle 11 e mezza sono arrivati i carabinieri, ho sentito un via vai di persone e un carabiniere mi ha detto praticamente che la moglie non ce l’aveva fatta”. “La moglie era una brava donna – afferma il vicino di casa -. La vedevo ogni giorno andare a prendere la figlia a scuola, dove va anche mio figlio“, ha aggiunto.
A quanto apprende l’AdnKronos non era la prima volta che la 43enne veniva aggredita. La donna nel 2022 aveva denunciato il marito: anche allora erano stati i carabinieri della compagnia di San Donato Milanese a intervenire. Dopo l’episodio del 2022 erano state attivate le procedure previste per il codice rosso, ma nei confronti del 50enne, ora arrestato per omicidio aggravato, non risulta che fosse stato disposto alcun provvedimento restrittivo.