Trending News

“Che ne sapete della mia storia? Se non vi piaccio cambiate canale”: il discorso di Big Mama al Concertone Primo Maggio

La cantante e co-conduttrice dell'evento in Piazza San Giovanni usa il microfono per un monologo contro body shaming e bullismo online: "Se non vi piace il mio corpo non diventate come me"

di F. Q.
“Che ne sapete della mia storia? Se non vi piaccio cambiate canale”: il discorso di Big Mama al Concertone Primo Maggio

Un palco prestigioso, quello del Concerto del Primo Maggio, che per lei ha un significato speciale (“mi ha un po’ creata, è stato il mio primissimo trampolino di lancio“, aveva detto in conferenza stampa). E BigMama (al secolo Marianna Mammone), quest’anno in veste non solo di artista ma anche di co-conduttrice insieme a Noemi ed Ermal Meta, ha deciso di usarlo non solo per cantare, ma per lanciare un messaggio forte e chiaro contro l’odio online e il body shaming.

Interrompendo per un momento la musica, davanti a una Piazza San Giovanni attenta e al pubblico televisivo incollato allo schermo, BigMama ha preso la parola per un discorso diretto e personale, affrontando di petto le critiche e le cattiverie che spesso la colpiscono sui social, ma che riguardano tante persone. “Nell’ultimo periodo c’è tantissimo odio. Tantissimo“, ha esordito la cantante, nota per non aver mai nascosto le sue battaglie contro il bullismo. “Parlerò dell’argomento dell’hating, di tutti quelli che si sentono liberi di commentare negativamente quello che fai. Sta diventando tutto troppo esagerato“.

Poi, rivolgendosi direttamente agli hater, ha chiesto con amarezza: “Io mi chiedo: perché vi parte questo sadismo, che magari arriva dall’insoddisfazione?” Quindi ha incalzato: “Se non vi piaccio io cambiate canale; se non vi piace il mio corpo fate in modo di non diventare mai come me; se non vi piace quello che dico, bloccatemi: ma fateci vivere”. Il cuore del discorso è arrivato quando ha parlato del suo rapporto con il proprio corpo, spesso bersaglio degli insulti: “Che ne sapete della mia storia? Il mio corpo mi ha fatto soffrire, ma io lo perdono, perché non lo potete perdonare voi?”. Una domanda potente, che rivendica il diritto all’auto-accettazione e sfida il giudizio esterno. Infine, un messaggio per chi non odia, per chi ascolta con intelligenza: “Non ho mai chiesto a nessuno di essere come me, quello che dico a voi intelligenti è di guardare la faccia di queste persone che insultano e dire: meno male che io non sono così”.

Precedente
Precedente
Successivo
Successivo
Playlist

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione